Vincere per sperare, vincere e poi sperare
Contro il Livorno servono solo i 3 punti. E notizie positive dagli altri campi
Sull'orlo del baratro, con una grande paura di cadere. A 180 minuti da fine regular season il Pescara è nei guai e non è più artefice del proprio destino. Vincere entrambe le restanti partite potrebbe non bastare per evitare i 'playout, con l'aggravante che senza il bottino pieno - con una serie di altri risultati sfavorevoli - potrebbe materiarializzarsi addirittura la retrocessione diretta. Quest'ultima ipotesi non la si vuole nemmeno prendere in considerazione in riva all'Adriatico, dove appena qualche settimana fa c'era ancora chi parlava e sognava di agganciare i playoff. Ma dalla ripresa del torneo post pausa Covid, una sola vittoria - all'esordio contro la Juve Stabia (ad oggi la vittoria dell'anno, fondamentale.....!!!) - il Delfino è caduto in unvortice nero di prestazioni negative e risultati scarsi. Scarsissimi. E a poco è servito il terzo cambio di guida tecnica, con Sottil - che non ha certo la bacchetta magica e non può fare miracoli - che ha toralizzato 3 punti in 4 partite. Ma i problemi di questo Pescara nascono da lontano, lontanissimo. Almeno da gennaio, con il mercato da matita rossa (l'ennesimo) e con l'addio di Zauri, che aveva tenuto più che a galla i biancazzurri. Nel girone di ritorno, peggio del Pescara ha fatto solo il Livorno con 9 punti conquistati. Il Pescara ne ha portati a casa 16, bottino esiguo davvero.
Stasera serve battere senza se e senza ma il derelitto Livorno, retrocesso da tempo e oggetto di smobilitazione totale da settimane, e sperare in buone nuove dagli altri campi per poi andarsi a giocare il tutto per tutto venerdì sera a Verona, ovviamente sponda Chievo. Battere il Livorno sulla carta appare una formalità, ma il Pescara poco determinato e grintoso di oggi non lascia tranquilli. E comunque non bisognano sottovalutare l'impegno e gli avversari: la storia del calcio è piena di sorprese clamorose. Ma stasera nel desolante stadio Adriatico, deserto causa Covid, non si può sbagliare. Il Pescara lo sa.
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