Prima squadra

Sforzini al veleno: “Pescara non era il mio ambiente, sognano troppo”

02.09.2014 18:46
Non le manda a dire Nando Sforzini. Dopo l’addio, parla della sua esperienza a Pescara in sede di presentazione a Latina. “Vado via da Pescara senza rimpianti, non era il mio ambiente, era un matrimonio destinato a finire: da quelle parti sognano troppo secondo me, amano eccessivamente il bel gioco; io sono uno concreto, che bada al sodo. Ma di Pescara preferisco non parlare più, adesso sono a Latina – ha concluso Sforzini – Voglio dimostrare il mio valore con questa maglia per ripagare, lo ripeto, la fiducia di chi ha voluto investire su di me”, riporta il sito ufficiale del club nerazzurro. Nel quale si racconta l’ultimo giorno di mercato e la trattativa con fumata bianca in extremis. “Ferdinando Sforzini, è diventato nerazzurro alle 22.53 di lunedì 1° settembre, ovvero a 7 minuti dalla chiusura del mercato”, si legge. “Eppure la trattativa era stata avviata, come lo stesso giocatore ha confessato nella conferenza stampa di presentazione, già da domenica pomeriggio. “Mi ha chiamato il presidente proprio domenica pomeriggio mentre ero in macchina e stavo tornando a Roma – ha dichiarato l’attaccante – Chiedendomi se me la sentivo di venire a Latina. Avevo un paio di società dietro, ma sinceramente non è stato difficile dire di sì. Così lunedì, pur non avendo nessun contratto firmato, sono venuto in città per fare le visite mediche. Poi per chiudere la trattativa è servito più tempo del previsto, ma in questi casi qualche intoppo può sorgere. L’importante è che alla fine sia andato tutto per il verso giusto. Confesso di essere veramente soddisfatto di questa soluzione: la proprietà ha deciso di investire su di me, io ho tanta voglia di ripagare questa fiducia. Arrivo in un club ambizioso, che lo scorso anno ha fatto benissimo: nonostante la delusione finale dei playoff, qui c’è tanta voglia di riprendere il cammino interrotto a giugno. Il Latina è una squadra di valore, la rosa è molto competitiva: basta guardare i nomi che fanno parte di questo gruppo, senza dimenticare un tecnico che in questa categoria può fare la differenza. C’è tutto per fare bene, poi naturalmente sarà il campo che dovrà dare il verdetto definitivo”.

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