Parte l'ultimo treno per provare ad agganciare il primo posto finale
Stasera la partitissima Pescara-Cesena
Ora o mai più. Questa sera dallo stadio Adriatico parte l'ultimo treno che ha come possibile destinazione finale il primo posto ed il Delfino è costretto a prenderlo per non perdere ulteriore terreno e rassegnarsi così, già a fine novembre, a proiettarsi esclusivamente ai playoff per continuare a cullare il sogno serie B. Alle ore 20:45, infatti, c'è la sfida al Cesena, battistrada del raggruppamento a braccetto con la Torres, e perdere significherebbe dilatare ulteriormente un gap in classifica che oggi è di 12 punti. E' vero che il Pescara ha giocato una partita in meno, ma questo distacco, ora solo virtuale, diventerebbe già reale, anche in caso poi di successo biancazzurro nel recupero di Pontedera del 5 dicembre, se stasera la banda Zeman cedesse tutta la posta in palio. Vincere questa gara è fondamentale anche per ricreare entusiasmo nell'ambiente, archiviare la crisi dell'ultimo mese (5 punti in 7 partite) e rosicchiare punti ad almeno una delle più dirette inseguitrici del tandem di testa, Carrarese e Perugia, che si sfideranno allo stadio Curi due ore prima. Zeman, però, non vuole caricare di eccessive pressioni i suoie, come sempre, anche stavolta il boemo non si è sbottonato sulle sue scelte di formazione. Eppure qualche indizio lo fornisce alla vigilia, ad esempio su quella che potrebbe essere la grande sorpresa di serata: Pellacani confermato titolare al posto di capitan Brosco, l'elemento più esperto (insieme a Mora) del suo gruppo. Merola, il fedelissimo di ZZ, alla fine dovrebbe restare il padrone della fascia destra in zona d'attacco mentre in mediana, con l'inamovibile Tunjov, tre uomini si giocano due maglie: Squizzato, Franchini ed Aloi. La sensazione, però, è che l'ex Avellino possa partire dalla panchina perchè contro i bianconeri di Romagna in mezzo al campo saranno utili i chili ed i centimetri degli altri due. La vittoria in campionato all'Adriatico manca al Pescara dal 2 ottobre, giorno del 3-2 al fotofinish contro il Gubbio. Dopo di allora solo delusioni. L'ultima? Il pareggio con il Rimini, con i fischi finali dei tifosi e i cori di contestazione contro la società. E' evidente che la partita contro il Cesena di stasera per il Pescara diventa quella da non sbagliare, la gara della possibile svolta in tutto e per tutto. I tifosi della Curva Nord, settore che sarà chiuso nel prossimo match interno, quello con l'Olbia, causa squalifica, hanno chiamato a raccolta il popolo biancazzurro per far sentire la propria vicinanza alla squadra e trascinarla alla vittoria. Ma non sarà facile avere la meglio di una squadra che ha il miglior attacco di tutta la serie C con 36 gol fatti, che subisce anche poco (6 clean sheets in stagione ed imbattibilità aperta, sommando anche l'ultima gara di Coppa Italia, di 434 minuti) e che dopo la sconfitta dell'esordio non ha più perso (10 vittorie e 3 pareggi). Il Cesena non è una corazzata quasi imbattibile come il Catanzaro di un anno fa, ma ha tutte le carte in regola per sbancare l'Adriatico e regalarsi almeno una notte da capolista solitaria, dato che la Torres, l'altra battistrada a 33 punti, giocherà domani pomeriggio a Gubbio. Mister Toscano, però, non vuole andare troppo avanti con i pensieri. «Siamo in un momento di crescita e di fiducia, non ci interessa molto il momento degli avversari», le sue parole alla vigilia. «E questa partita ci può permettere di crescere ancora. Zeman non lo scopro di certo io, le sue squadre hanno un'identità precisa. Non l'ho mai affrontato, ma per gli allenatori della mia generazione Zeman è stato una fonte di ispirazione, poi ognuno ha rivisitato le sue idee e la sua filosofia di gioco. Il Pescara lavora molto su rotazioni, movimenti e intensità, ma sappiamo che questo tipo di gioco ci potrà portare anche dei vantaggi e dovremo sfruttarli, anche perché siamo capaci di portare tanti giocatori in zona gol. Sarà una partita di livello alto, bisogna essere bravi a sfruttare il nostro momento e le nostre qualità». Ci sarà un vero e proprio esodo da Cesena per seguire la squadra all'Adriatico: il settore ospiti è andato sol out. «Siamo orgogliosi di questo, il fatto che ci seguano così numerosi ci fa capire che stiamo lavorando bene». Fuori causa Ciofi e Chiarello, è probabile che Toscano si affidi a Corazza e Shpendi con Berti (in vantaggio su Saber) in appoggio, anche se la velocità di Kargbo con la difesa alta di Zeman potrebbe essere devastante. Ma è un'arma utilizzabile anche a partita in corsa quella dell'ex Crotone. «Abbiamo tante frecce nel nostro arco», ha detto l'allenatore del Cavalluccio, che vive l'abbondanza in attacco come una risorsa e non come un problema. Come finirà stasera?
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