Il Milan si interroga su Lapadula: "Il mistero del 9 da 9 milioni"
Gianluca Lapadula aveva sognato probabilmente un avvio di stagione diverso. Dopo il passaggio al Milan, un infortunio a compromettere la preparazione e la permanenza di Bacca a ridurre gli spazi. Il Milan si interroga sull'acquisto più oneroso della sua estate. E, forse, anche il ragazzo si chiede se la sua scelta sia stata quella giusta. Aveva optato per i rossoneri, su corte del duo Berlusconi - Galliani, rifiutando il Napoli (per paura di finire nell'ombra di Higuain, poi acquistato dalla Juve), il Genoa e la Lazio (in questi ultimi due club sarebbe stato probabilmente titolare inamovibile). "Il mistero del 9 da 9 milioni", lo ha chiamato la Gazzetta adesso. Lapagol, che succede? Montella, che per questo Milan ha scelto il 4-3-3, è stato chiaro: "Lapadula è più attaccante, deve giocare da prima o seconda punta. Da esterno sarebbe una forzatura. Non ha iniziato con noi la preparazione. È in crescita, non so quanti minuti mi possa garantire ma la sua voglia può essere determinante, anche a partita in corso". Considerato che c'è Bacca, Lapadula è un attaccante di riserva. Per un ragazzo pagato 9 milioni, l’affare più caro dell’estate rossonera, non il massimo insomma. E nemmeno per il club, che però ha vissuto una sessione estiva particolare. Adriano Galliani ha usato espressioni simili a quelle del suo allenatore: "In questo momento il mister usa il 4-3-3, quindi Lapadula è un’alternativa a Bacca. Non penso che possa fare altro, oltre alla prima punta: è normale che in una squadra come il Milan ci sia della sana concorrenza". Ma Lapagol può fare l'esterno? A Pescara giocava prima punta, A Teramo era in tandem con Donnarumma mentre a Nova Gorica, nella A slovena, nel 2013-14, si è disimpegnato anche in altre posizioni. L'allenatore di allora, Apolloni: "A Gianluca piace giocare prima o seconda punta ma con me ha fatto bene a destra. Da lì viene dentro al campo e gioca vicino alla porta". Non il top per uno che ha il gol nel sangue. Vincenzo Vivarini, ora a Latina in B, e mentore di Lapadula non ha dubbi: "Gianluca ha bisogno di un appoggio, è molto forte ma in fascia la sua esplosività nel breve perde efficacia. Per me, in un 4-3-3, farebbe fatica anche come punta centrale. Senza un giocatore al fianco, viene limitato". C'è anche l'opinione di Gianluca Gaudenzi, ex Pescara ed ex allenatore di Lapadula alla Pro Vercelli: "Gianluca troverà spazio, anche con me è stato così. Era un ragazzino ma il giovedì, in amichevole, picchiava tutti i difensori", riporta Gazzetta. Probabilmente è presto, prestissimo per fare bilanci. Il campionato è tutto da scrivere ancora e la sua avventura è appena iniziata. Ma fosse rimasto a Pescara, forse, staremmo parlando di lui come della rivelazione della Serie A. Il Pescara non poteva più permetterselo: doveva monetizzare dalla sua cessione ed anche il ragazzo voleva una chance in un top club. “Con il senno di poi se il Pescara avesse potuto permetterselo, sarebbe stato meglio se il giocatore fosse rimasto con noi (ride ndr). Un sacrificio andava fatto sul mercato. Purtroppo sta combattendo con un problema fisico che non gli sta permettendo di allenarsi a pieno. Sono convinto che una volta risolto questo problema si renderà protagonista anche a Milano”, le parole di Sebastiani a Laziopress. Lapadula - Milan, il matrimonio non è iniziato con una luna di miele felice....
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