Primo ko del 2019: Pescara-Brescia 1-5
Il posticipo è andato così...
Una punizione severa, troppo. Il Brescia sbanca Pescara e condanna i biancazzurri al primo ko del nuovo anno solare. Finisce 1-5, con due rigori per il Brescia, una gara che in realtà aveva visto i padroni di casa giocare meglio rispetto alle prime due uscite del girone di ritorno e che non ha trovato il felice arbitragio del sig. Aureliano. Delfino punito ben oltre i propri demeriti, dunque,
La prossima gara sarà l'insidiosa trasferta di Foggia, a questo punto da non fallire.
La gara. Pillon lascia fuori Melegoni ed Antonucci per lanciare Kanoutè e Capone esterno alto mancino. Nel Brescia fari puntati su Tonali, astro nascente del calcio italiano chiamato a trascinare le Rondinelle.
Partenza di gara vivacissima, con la prima grande occasione di marca pescarese: Mancuso, a botta sicura, calcia fuori al termine di un'azione tambureggiante. Due giri di lancette dopo ed un diagonale di Marras, innescato da un lancio millimetrico di Brugman, fa gridare al gol il popolo biancazzurro. Ma è solo un'illusione. Al 13' pesante giallo per Gravillon che, diffidato, salterà la gara di Foggia. Il Brescia cerca di mantenere il possesso palla ed imporre il proprio ritmo, ma dalle parti di Fiorillo non si fa troppo vedere e presta il fianco alle ripartenze potenzialmente sanguinose dei padroni di casa. Al 20', Kanoutè stende Spalek in area di rigore e per l'arbitro Aureliano non ci sono dubbi, è rigore. Dal dischetto l'ex Donnarumma spiazza Fiorillo e porta avanti le Rondinelle. La replica pescarese è in un caldio di punizione di Memushaj che sibila non lontano dal palo sinistro della porta di Alfonso. Il Pescara si lascia apprezzare in fase di costruzione, con Brugman e Kanoutè che si scambiano spesso di posizione, ma i soliti limiti in fase di realizzazione mortificano la buona mole di gioco prodotta. Il Brescia comunque prova a pungere, rendensdosi pericoloso sull'asse Tonali-Donnarumma. Al 32', dagli sviluppi di un calcio di punizione dal fronte d'attacco sinistro, Romagnoli devia in rete la palla dello 0-2. Gli ex puniscono il Delfino, insomma. Strada in salita per la truppa di Pillon che ora deve rimontare due reti ad una squadra in forma e che ha l'inerzia del match dalla sua parte. Al 38' il Brescia cala il tris: palla illuminante di Ndoj per Bisoli che, scattato sul filo del fuorigioco (la moviola chiarirà, live sembrava posizione irregolare), si ritrova davanti a Fiorillo, stoppa magnificamente la sfera e la butta alle spalle del portiere. E' notte fonda per il Pescara, punito severamente ben oltre i propri demeriti. Un sussulto di orgoglio al 41', con un salvataggio sulla linea di Romagnoli e la richiesta di un rigore per un contatto sospetto che per l'arbitro non è meritevole della sanzione. Il pubblico protesta ed anche i biancazzurri in campo, ma si continua a giocare. Al 43', Alfonso respinge un calcio di punizione calciato da Brugman da posizione molto interessante. Sul ribaltamento di fronte, palo pieno centrato da Torregrossa con un diagonale che se meglio calibrato poteva far calare il sipario sul match con 45 minuti di anticipo.
Si riparte con una novità nel Pescara: Monachello al posto di Capone (a fine primo tempo l'infortunato Mateju aveva lasciato il suo posto a Curcio). Al 2', buona occasione per riaprire il match ma Alfonso mette i pugni su uno spiovente teso da destra mettendo fuori causa tutti gli offendenti. Anche la Dea Bendata ci mette del suo e non strizza l'occhio al Delfino: Marras in ripartenza centra il palo due giri d'orologio dopo. Al minuto 8' Monachello ha la palla buona per battere Alfonso, ma il suo colpo di testa da buona posizione termina alto sopra la traversa. Al 10' rigore per il Brescia per un fallo di mano di Balzano: dal dischetto Toregrossa non sbaglia. Al 13' un colpo di testa di Monachello accorcia. Al 16' si rinnova il duello da calcio di punizione tra Alfonso e Brugman, con l'estremo ospite ancora protagonista. Al 16' Pillon passa al 4-3-1-2, inserendo Melegoni in luogo di Marras. Al 18' il Pescara reclama un nuovo penalty per un tocco di mano, ma ancora una volta l'arbitro lascia correre. Il Delfino spinge, Monachello ha una nuova buonissima chance che non sfrutta mentre saltano tutti gli schemi di un match con continui ribaltamenti di fronte. Squadre lunghissime in campo. Al 23' Alfonso devia in corner una rasoiata di Memushaj. Al 30' Pillon disegna il Pescara a trazioen anteriore, inserendo Del Sole per Kanoutè subito dopo i primi cori dalla curca contro Sebastiani (allontanato dall'arbitro da bordocampo per poteste). Al 34' miracolo di Alfonso, di puro istinto, sul copo di testa da distanza ravvicinatissima di Mancuso, che aveva sfruttato la torre di Scognamiglio su cross calibrato da Balzano. Il Pescara spinge sino alla fine, più con la forza dei nervi e della disperazione che con la lucidità della ragione. Ma non potrebbe essere altrimenti. Il paradosso è che i biancazzurri escono sconfitti - e con punteggio ampio - nella migliore delle tre partite disputate da inizio girone di ritorno. E' lo strano del calcio. Non accade altro degno di nota per la cronaca del match, se non il giallo al diffidato Del Grosso e il quinto gol bresciano di Torregrossa, che va in archivio sul punteggio di 1-4.
Il tabellino:
PESCARA-BRESCIA 1-5
MARCATORI: 21'pt su rig. Donnarumma (B), 32'pt Romagnoli (B), 38'pt Bisoli (B), 10'st su rig e 49'st Torregrossa (B), 13'st Monachello (P)
PESCARA: Fiorillo; Balzano, Gravillon, Scognamiglio, Del Grosso; Brugman, Kanoutè (30'st Del Sole), Memushaj; Marras (16'st Melegoni), Mancuso, Capone (1'st Monachello). All Pillon
BRESCIA: Alfonso; Sabelli, Cistana, Romagnoli, Mateju (45'pt Curcio); Ndoj (26'st Dessena),Tonali, Bisoli; Spalek; Torregrossa, Donnarumma (36'st Gastaldello). All Corini
AMMONITI: Gravillon, Melegoni, Del Grosso (P), Sabelli , Romagnoli (B)
ARBITRO: Gianluca Aureliano di Bologna
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