Una partita a scacchi
Equilibrio e solidità le chiavi
Equilibrio e solidità. Saranno queste le caratteristiche del Pescara che domani, alle ore 14, sfiderà a domicilio la vice capolista Torres. Quella in Sardegna non sarà una sfida banale per i biancazzurri, che alla prima trasferta della gestione Bucaro saranno sottoposti ad un vero e proprio test di maturità che aprirà una settimana cruciale, con altre due sfide in programma tra le quali lo scontro diretto in chiave terzo posto con la Carrarese, ed un mese da 6 impegni, dei quali ben 4 lontano da casa. Ma visto il clima che si respira in città, con la contestazione nei confronti del presidente Daniele Sebastiani che sta salendo di tono, giocare senza il peso di uno stadio Adriatico poco incline agli incitamenti alla squadra e più propenso ai cori di dissenso contro la società potrebbe non essere un male. Oltretutto anche nella gestione Zeman e con un sentimento ben diverso nella tifoseria il Delfino versione 2023-24 ha dimostrato di trovarsi a suo agio più lontano dall'Abruzzo che non davanti al pubblico amico. Due essenzialmente le ragioni, una di ordine tattico e una di contenuto psicologico: fuori casa il Pescara non è sempre costretto a fare la partita ma a giocare in ripartenza, attaccando la verticalità e gli spazi larghi, ed inoltre un gruppo molto giovane, per età media il terzo di tutta la C, senza troppe pressioni è capace di esprimere meglio e più liberamente il suo calcio. Al Vanni Sanna, però, servirà una vera e propria prova di carattere del gruppo, con i contenuti agonistici che dovranno andare di pari passo con quelli tecnici contro una squadra, quella sarda, che si è ripresa alla grande dopo un brutto periodo di flessione che ha portato il Cesena a prendere il largo. Contro mister Alfonso Greco, ex compagno in epoca Spal, Giovanni Bucaro punterà su Franchini al posto dello squalificato Tunjov per dare proprio quella solidità e quell'equilibrio al reparto mediano che dovrà fare gli straordinari per proteggere la retroguardia, garantendo filtro ed interdizione, e supportare il tridente, creando gioco in fase di palleggio e fornendo con gli inserimenti senza palla degli interni un'opzione in più allo sviluppo dell'azione. A Sassari il ruolo della mezzala sarà determinante in entrambe le catene esterne, con l'interprete di ogni lato che dovrà garantire copertura all'esterno basso che a turno si sovrapporrà all'ala o sganciandosi per creare la superiorità numerica. Tra Greco e Bucaro si prospetta una sorta di partita a scacchi, nella quale però il tecnico pescarese potrebbe non avere la sua pedina più preziosa per dare scacco matto al collega: Davide Merola. L'attuale capocannoniere biancazzurro con 9 reti, delle quali 5 nel girone di ritorno, nella seduta di ieri mattina è uscito dolorante dopo uno scontro di gioco. Il folletto di Santa Maria Capua Vetere ha subito un duro colpo al muscolo della coscia: a caldo non è sembrato nulla di troppo grave, ma al momento la sua presenza domani è in dubbio. La rifinitura in programma questa mattina alle 9 (a porte chiuse) fugherà ogni incertezza. In caso di forfait potrebbe essere schierato Lorenzo Meazzi nel tridente, con Gianmarco Cangiano sul lato opposto. Il naturale alter ego di Merola è in realtà Masala, che però a Pesaro nell'altra partita saltata dal titolarissimo per infortunio non ha affatto convinto anche se quel match non può fare molto testo data la prova da censura di tutta la squadra. È tornato invece regolarmente ad allenarsi Floriani Mussolini, che mercoledì era rimasto a riposo per un po' di febbre. Ancora fermo Pellacani.
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