Vincenzo Fiorillo, il record nel pomeriggio più amaro
220 presenze in biancazzurro nella giornata che è il preludio alla retrocessione
Vincenzo Fiorillo avrebbe voluto festeggiare il traguardo tagliato ieri con una vittoria per alimentare le speranze playout. E invece il senatore biancazzurro consegna il gettone di presenza ufficiale numero 220, che gli consente di agganciare Gino Di Censo in vetta alla classifica dei portieri con più presenze nella storia del Pescara, con un pareggio che è un preannuncio di condanna alla retrocessione. Arrivò a Pescara nell'estate 2014, sperando nel rilancio dopo qualche stagione opaca, e da allora ha legato indissolubilmente il suo nome alla squadra e alla città nella quale ha deciso di vivere anche a fine carriera. Una finale playoff al primo anno, poi la vittoria del campionato con Oddo e 9 presenze in A nel primo triennio a Pescara, ma è stato il rifiuto alla proposta milionaria del Quarabag, che gli offriva la possibilità di giocare da protagonista nelle coppe europee, a renderlo idolo dei tifosi e a fargli fare il giro dei media internazionali con una storia da ultima bandiera nel calcio moderno. L'anno scorso, nel drammatico playout di ritorno a Perugia, parò due rigori consegnando sul piatto d'argento al Delfino la possibilità di giocare ancora in B e fu l'eroe della salvezza. Sabato a Cosenza diventerà il portiere più presente in assoluto nella storia del club e lo farà in una partita che può lasciare ancora aperto un piccolo spiraglio di speranza oppure certificare la condanna definitiva alla C del Pescara.
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