Campione del Mondo in due sport diversi: la storia di Francesco
Essere un due volte campione del mondo è già una grande notizia, ma diventa del tutto eccezionale se i due titoli iridati in questione sono stati conquistati in due differenti discipline sportive e ad un anno di distanza l'uno dall'altro.
La storia fantastica arriva dall'Abruzzo ed è stata scritta, con le sue gesta, dal giovane Francesco Leocata, atleta classe 1993 dell’Asd Parco De Riseis di Pescara, che ha trovato nello sport anche qualcosa in più dei successi sportivi.
Francesco è stato uno dei punti di forza della Nazionale Italiana del basket con sindrome di Down che pochi giorni fa ha vinto il titolo mondiale ai Campionati IBA21 disputati in Portogallo, a Madeira. I ragazzi di Giuliano Bunfacchi hanno compiuto una vera e propria impresa nella finalissima della manifestazione battendo per 22-13 la Nazionale padrona di casa, lo stesso avversario dello scorso anno agli Europei. Stessa gara e stesso epilogo: gli Azzurri infatti si erano già imposti sui lusitani conquistando l’Europeo ed ora si sono issati sul tetto del mondo per la prima volta nella storia.
Sul web e sui social la notizia ha fatto ovviamente il giro del mondo e Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, ha espresso grande soddisfazione per l’ennesimo successo di una rappresentativa tricolore: “Dopo l’Europeo questa squadra porta a casa anche il titolo mondiale. Complimenti agli atleti, allo staff e alla Fisdir Federazione. Vogliamo farglielo un applauso?”, il suo scritto social.
Con quest’ultimo trionfo, Francesco Leocata può fregiarsi di un record eccezionale: è infatti l’unico atleta, da quando è nata la FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), che può vantare una vittoria iridata in due sport di squadra diversi, il basket ed il calcio a 5.
L’anno scorso, infatti, insieme ad altri due atleti dell’Asd Parco dei Riseis, Simone DI Giovanni e Matteo Simoni, Leocata ha messo la propria firma nella storica vittoria della Nazionale italiana Fisdir a Viseu, sempre in Portogallo e battendo in finale ancora la squadra di casa (4-1 il punteggio). Francesco in quella circostanza si è anche aggiudicato il titolo di miglior portiere della manifestazione, ricevendo i complimenti di un altro grande abruzzese del mondo sportivo, Stefano Mammarella, uno dei suoi idoli ed icona internazionale del futsal.
«Francesco è innanzitutto un ragazzo d’oro, affabile e sempre pronto ad aiutare i compagni più deboli o in difficoltà», racconta chi lo conosce bene, il prof. Ruggero Visini, coordinatore tecnico dell’Asd Parco De Riseis. «Ed ha una caratteristica importante, la mentalità vincente. Vincere due titoli iridati in due discipline diverse mette in evidenza le grosse capacità agonistiche dell'atleta, la capacità di adattarsi dal punto di vista tecnico a due sport differenti e con regolamenti non identici e l’importante capacità di gestire le emozioni e le paure». In futuro altri atleti abuzzesi, grazie alla programmazione multidisciplinare che l'Asd porta avanti (si praticano calcio, basket, bocce ed atletica), potrebbero percorrere le orme di Francesco. «Saremmo ben felici se il nostro modello di programmazione fosse analizzato e preso in considerazione dagli enti del mondo della disabilità e del mondo sportivo perchè utilissimi nel migliorare le capacità motorie degli atleti ed altri aspetti importanti della vita di relazione».
In attesa che il mondo sportivo possa esportare questo modello vincente, l'Abruzzo si gode i successi di Francesco. In attesa di festeggiarne tanti altri ancora...
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