RAUF, SPAHIJA E BONI SPINGONO IL BASKET D'ABRUZZO
"Forza Roseto": in coro tre grandi del passato guardano al futuro
La serie fra Legnano e Roseto è sul punteggio di 1-1, dopo le prime due gare in Lombardia. Un risultato molto buono, che può diventare eccezionale se il Roseto – che ha ribaltato il fattore campo vincendo Gara 1 – saprà chiudere l’ottavo di finale al PalaMaggetti, vincendo Gara 3 e Gara 4.
Sarà perciò fondamentale blindare il fattore campo contando sul proverbiale calore dei tifosi rosetani, da sempre vero e proprio sesto uomo degli Sharks.
Prima dell’arrivo della serie in Abruzzo, consapevoli dell’importanza delle prossime due gare al PalaMaggetti, tre ex del Roseto – stelle del basket nazionale e internazionale – hanno voluto inviare agli Sharks i loro pensieri. Si tratta di Mahmoud Abdul-Rauf, Neven Spahija e Mario Boni, che non hanno certo bisogno di presentazioni.
Mahmoud Abdul-Rauf, fresco di prossimo ritorno in campo nella lega americana “BIG3” di basket “tre contro tre”, creata dal rapper statunitense Ice Cube, ha dichiarato:
«Sono felice per i giocatori degli Sharks, la proprietà, gli sponsor e tutti gli incantevoli cittadini di Roseto per la conquista dei playoff. La strada già percorsa e quella ancora da percorrere non sono facili, ma tutto è possibile con l’aiuto di Dio: può sembrare un cliché, ma è comunque la verità. Questa squadra ha oggi l’onore di poter scrivere un’altra pagina storica del basket rosetano, lasciando alla città questa eredità per il futuro. Desidero con tutto il cuore che Roseto passi il turno. Vi mando un saluto, ricordandovi che il mio amore più profondo scorre sempre per la gente di Roseto».
Queste le dichiarazioni di Neven Spahija, assistent coach degli Atlanta Hawks in NBA:
«Gli anni passano, ma Roseto resta nel cuore. Dopo la rinascita, gli Sharks giocano i playoff per tornare in Serie A. Da Atlanta, seguo e tifo il Roseto e invito tutti i tifosi ad andare al PalaMaggetti, per spingere la squadra a vincere la serie contro Legnano. Forza grande Roseto!».
Mario Boni, il cannoniere della promozione in Serie A e delle prime, storiche, due stagioni nella massima serie, ha dichiarato:
«Se giochi a basket e, in carriera, hai sentito almeno una volta il ruggito del PalaMaggetti prenderti per mano, non avrai mai più paura di niente. Un intero popolo, quello rosetano, ti protegge. Quello stesso popolo che, ne sono certo, venerdì e domenica riempirà il palazzetto. Purtroppo non potrò esserci, perché – anche se ho 54 anni e in molti mi dicono di smettere – ho da giocare una semifinale playoff di Serie D. Ma sarò lì idealmente con tutti voi rosetani, a godermi lo spettacolo e incitare i ragazzi che indossano la maglia del Lido delle Rose. Forza, dunque, l’impresa è possibile! Tutti al Pala Maggetti, a sostenere questo Roseto che tutti davano per morto la scorsa estate e che invece è fiorito e può continuare a far sognare una intera città».
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