L'ex Chiarella:" Ho colto l'opportunità Catania al volo. Sul Pescara dico che.."
Parla a Chancebet News l'ex esterno biancazzurro
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Dopo una stagione in D da protagonista e culminata con il ritorno del Catania in Lega Pro, l'ex esterno del Pescara Marco Chiarella, da qualche settimana è stato acquistato a titolo definitivo dal club di Pelliga. Il casse 2002 nato a Penne ha rilasciato un'intervista a Chancebet News in cui ha avuto modo di trattare svariati argomenti.
L'INFANZIA: DAL NUOTO AL CALCIO: “Ho vissuto un’infanzia serena a Penne, un Paese in cui tutti si conoscono, mi sono divertito. Mio padre giocava a livello amatoriale a calcio, ha avuto un brutto infortunio e non voleva che magari la cosa si ripetesse con me. All’inizio i miei genitori hanno spinto affinchè praticassi il nuoto, l’ho fatto per qualche anno ma non ho resistito più di tanto, poi hanno dovuto cedere anche loro. Non ero male anche nel nuoto ma non mi piaceva ed ho preferito il calcio”.
I PRIMI CALCI E I MODELLI: " “Ho cominciato a giocare a Penne, all’età di 11-12 anni mi sono trasferito a Pescara iniziando lì la mia carriera giovanile. Sono cresciuto col mito di Del Piero perchè mio padre è juventino sfegatato, io non lo sono mai stato però i giocatori della Juve mi sono sempre piaciuti in particolare Del Piero, il più talentuoso e iconico della squadra che mi è rimasto impresso. Inoltre, con le dovute proporzioni, mi ispiro molto a Cristiano Ronaldo, un altro idolo di tutti un po’ per il suo incredibile talento e la sua dedizione al lavoro. E’ sempre stato il mio punto di riferimento, fermo restando che guardo anche le giocate di tanti altri campioni. Ronaldo è l’incarnazione del calcio insieme a Messi”.
L'AVVENTURA AL PESCARA E L'APPRODO AL CATANIA: “La mia avventura a Pescara? Venivamo dalla retrocessione dalla Primavera 1 alla Primavera 2, quello è stato l’anno che mi ha lanciato nel mondo dei grandi, fu la mia stagione più prolifica, togliendomi tante soddisfazioni siglando tanti gol ed assist, vincendo campionato e supercoppa, stagione indimenticabile. Lo scorso anno c’era la volontà di cambiare perché a Pescara avevo passato una stagione un po’ travagliata, per via degli infortuni avevo perso un po’ di motivazione e autostima. Purtroppo si è arrivati alla fine del mercato che non avevo trovato una sistemazione, allora c’erano due strade, andare all’estero oppure a Catania. Ho colto al volo l’opportunità del Catania credendo nel progetto illustratomi dal direttore. Ad oggi posso dire che è stata la scelta migliore. Non sembrava una società di Serie D, si capiva che fosse seria, inoltre la squadra ha una storia alle spalle. Il club ha grandi ambizioni, mi sono trovato bene tant‘è che poi ho spinto per tornare in Sicilia. E poi è difficile in C trovare una tifoseria come quella del Catania. Dai più grandi ai più piccoli, in città sono tutti appassionati del Catania. E’ qualcosa che ti entra dentro e ti fa innamorare di questa piazza”.
IL GOAL E IL MOMENTO PIU' IMPORTANTE IN SICILIA: “Il gol più bello in rossazzurro? Sicuramente quello di Vibo Valentia. Come ho vissuto la promozione in C? Emozione indescrivibile non tanto per me, ma perché siamo riusciti a ridare una gioia alla gente di Catania che veniva da un fallimento. Immagino sia stata una botta importante, avendo poi visto quanto la città tiene ai colori rossazzurri. Riportare il Catania tra i professionisti mi ha reso orgoglioso e felice per tutti i tifosi del Catania”.
FUTURO: PROPOSITI E SOGNI EXTRACALCISTICI . AMBIENTAMENTO CON I NUOVI COMPAGNI: “Vorrei intraprendere gli studi universitari. L’Università è qualcosa che piacerebbe a me ed ai miei genitori. Anche perché il calcio non sarà per tutta la vita, ora c’è tempo ma in un prossimo futuro ho intenzione d’iniziare magari in economia e finanza, qualcosa che mi appassiona. Personalmente sono un tipo che diventa amico di tutti in gruppo, non ho mai avuto problemi con i miei compagni di squadra. All’inizio sono un po’ chiuso in me stesso, poi mi apro, mi sciolgo e va tutto liscio come l’olio”.
CARRIERA CALCISTICA: PRIMI BILANCI, SOGNI E AMBIZIONI “Sicuramente il momento più emozionante della carriera arriverà. Per adesso è rappresentato dalla promozione del Catania in C che ha emozionato tutta la squadra, anche chi ha militato in categorie superiori. Avvertiamo il peso della responsabilità quando si scende in campo, sappiamo di avere il dovere di emozionare i tifosi rossazzurri. Un giocatore con cui mi piacerebbe giocare? Verratti. Lui è nato in un paese che dista circa 15 minuti da Penne, ci ho giocato 20 minuti quando facemmo un’amichevole contro la Nazionale prima dell’Europeo”.
FOTO MASSIMO MUCCIANTE
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