Aspettando Merola, è Bentivegna l'uomo in più del Pescara
Negli esterni d'attacco la principale risorsa del nuovo Pescara
Accursio Bentivegna ha preso per mano il Delfino e lo vuole portare più lontano possibile. E' proprio il fedelissimo di mister Silvio Baldini, con il quale ha condiviso anni felici alla Carrarese, l'uomo in più del Pescara capolista in questo primo scorcio di stagione. All'esterno di Sciacca si devono il primo gol ufficiale dell'anno, firmato a Terni con un bolide dalla distanza sul quale l'impacciato Franchi non ha saputo opporsi, diventando complice del sigillo con una topica da Gialappa's Band, e l'ultimo, quello da 3 punti di Ascoli dove il classe 1996 non ha esultato per rispetto ai suoi vecchi tifosi. Aspettando Davide Merola, Bentivegna si è preso la corsia di destra del tridente sin dal precampionato, del quale tra gol e assist è diventato l'assoluto protagonista. Sa bene cosa vuole il tecnico e la sua importanza non è solo sul rettangolo verde ma anche fuori, nella trasmissione ai compagni dei concetti del pensiero calcistico baldiniano. Qualche piccolo fastidio fisico lo ha penalizzato, nelle gare interne con Perugia e Carpi ad esempio, dove è rimasto a guardare, ma quando è abile ed arruolabile mister Baldini non ha mai rinunciato a lui nella formazione base. Con 398 minuti in campionato (più 84 in Coppa Italia) e 2 gol (uno ogni 199 giri di lancette) è tra i più impiegati, non a caso: sempre nel vivo dell'azione, sa quando alzare il suo raggio d'azione, quando stringere verso il centro e quando accorciare sulla linea dei centrocampisti, per dare una mano in fase di non possesso garantendo superiorità numerica al reparto mediano. A 28 anni ha la maturità giusta per recitare un ruolo di primo piano in una categoria che conosce bene e nella quale è pronto a lasciare il segno. Venerdì a Ferrara partirà nuovamente titolare, perchè l'idea di mister Baldini è quella di proporre la formazione vista dal 1' ad Ascoli prima della pausa forzata data dal rinvio del match con il Milan Futuro, con Merola che partirà ancora dalla panchina per essere impiegato in corso d'opera e mantenere alta la pericolosità sulla fascia destra d'attacco. Per ora il folletto di Santa Maria Capua Vetere, che deve pazientare ancora un po' per ritrovare completamente il ritmo partita e la tenuta sui 90 minuti, si sta ritagliando un ruolo che nel basket è definito “il sesto uomo”. Ovvero il giocatore che, partendo dietro, cioè dalla panchina, riesce a dare un contributo importante alla squadra alla stessa stregua di colui che va a sostituire. Una sorta di titolare aggiunto, insomma, non però il cosiddetto "spaccapartite", cioè l'uomo che rompe gli schemi, che nel Pescara 2024-25 è Andrea Ferraris, in grado di segnare tre gol, tutti da subentrante, in soli 216 minuti disputati (media gol: uno ogni 72'). Contando anche le presenze in organico di Cangiano e Meazzi, è nell'abbondanza di esterni d'attacco una delle risorse principali del Pescara, tanto che delle 12 marcature finora griffate la metà esatta è arrivata da interpreti di questo ruolo. I problemi, se tali si possono chiamare, arriveranno quando Merola sarà pronto per sostenere da protagonista i 90 minuti e si dovrà trovare il modo di far convivere il top player annunciato con Bentivegna nel 4-3-3. Discorsi prematuri, perchè adesso la testa di tutti è rivolta alla gara di Ferrara. C'è ottimismo sul recupero di Meazzi, che ha praticamente smaltito la lieve distorsione alla caviglia accusata giorni fa. Saranno tutti a disposizione, eccetto Lonardi che ieri si è operato al ginocchio e forse Valzania (fastidi muscolari), nel Pescara che punta a sbancare anche il campo della Spal e a confermarsi squadra corsara. Luciano Rapa
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