Deferimento plusvalenze: tempistiche e sanzioni
Una partita molto importante per il futuro
La pec della Procura Federale con il deferimento del Pescara, arrivata in data 1 aprile, per la questione relativa alle plusvalenze, era un atto atteso, ma contrariamente alle aspettative non figura tra le contestazioni il temutissimo comma 2. Il Pescara è “implicato” nella vicenda “solo” il comma 1 dell’articolo 31, quello che evita le sanzioni più gravi che vanno fino all’esclusione dal campionato. Inizialmente si pensava che anche il Delfino, secondo le indiscrezioni delle scorse settimane, fosse assimilato alla situazione di Parma e Pisa, che invece hanno mantenuto il capo d’incolpazione più grave. Al Pescara è stata invece contestata la violazione solo del comma 1 dell’articolo 31, quella inerente «il fornire informazioni mendaci, reticenti o parziali o i comportamenti diretti ad eludere la normativa federale in materia gestionale ed economica.
Salvo l’applicazione delle più gravi sanzioni previste dalle norme in materia di licenze Uefa o da altre norme speciali, nonché delle più gravi sanzioni che possono essere irrogate per gli altri fatti previsti dal presente articolo, la società, che commette i fatti di cui al presente comma è punibile, con la sanzione dell’ammenda con diffida».
Leggendo la norma nessun rischio penalizzazione, anche se nello storico delle vicende plusvalenze nel calcio italiano c’è il caso Chievo al quale venne comminata una penalizzazione di 3 punti solo per il comma 1 nel 2018.
Quando ci sarà l’udienza davanti al Tribunale Nazionale Federale? La norma iniziale prevedeva che debbano passare 20 giorni dalla data di fissazione. E' stata però fissata al 12 aprile la prima udienza del processo sportivo sulle plusvalenze a carico di Juve, Napoli e altri 9 club, che proseguirà il 14 e il 15, in videoconferenza. Lo ha appreso e riferito l'ANSA. La data del processo è arrivata lunedì, a soli tre giorni dal deferimento della procura Figc; i tempi della magistratura federale sono infatti stati accorciati con l'introduzione del nuovo codice di giustizia, voluta dal presidente Figc, Gabriele Gravina, nel 2019. I club sono accusati di "avere contabilizzato plusvalenze e diritti alle prestazioni dei giocatori per valori eccedenti quelli consentiti" per incidere sul rilascio della licenza nazionale. L'obiettivo è quello di arrivare alla definizione del secondo grado a metà maggio, entro la fine del campionato.
Le 11 società sono state deferite anche per aver violato l’articolo 6 commi 1 e 2. Nell’inchiesta sono 61 le persone fisiche deferite che rischiano una squalifica.
Sono 11 le operazioni del Delfino finite sotto la lente di ingrandimento della Procura Federale: Paolo Napoletano dal Pescara al Parma, Cristian Galano dal Parma al Pescara, Fabian Pavone dal Pescara al Parma, Alessandro Martella dal Pescara al Parma, Matteo Brunori dal Parma al Pescara, Marco D'Aloia dal Parma al Pescara, Simone Madonna dal Parma al Pescara per, Davide Cipolletti dal Pescara al Parma, Stefano Palmucci, dal Pescara al Parma, Edoardo Masciangelo dalla Juventus al Pescara, Josè Machin dal Pescara al Parma.
Come noto, a curare gli interessi legali del Delfino è l’avvocato Flavia Tortorella
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