Prima squadra

Zeman dalla tv tiferà per il suo Delfino: la presentazione di Vis Pesaro - Pescara

Partita da non fallire

18.02.2024 08:13

Una vittoria da dedicare a mister Zdenek Zeman. Il Pescara questa sera sarà di scena a Pesaro ed intende portare a casa i 3 punti non solo per archiviare le due sconfitte consecutive che hanno rallentato la corsa al terzo posto, ma anche per regalare una gioia al suo condottiero che vedrà la partita dalla tv. Ieri mattina il tecnico boemo, 77 anni il prossimo maggio, come stabilito dopo la visita di controllo di mercoledì si è ricoverato nella clinica Pierangeli in città e domani si sottoporrà ad un intervento alla carotide al quale, nei programmi iniziali, si sarebbe dovuto sottoporre a fine stagione. I medici hanno deciso di anticipare i tempi e lo ha reso noto in conferenza stampa Giovanni Bucaro, il fidato vice di Sdengo che lo sostituirà in panchina anche stasera dopo averlo fatto già in Coppa Italia a Catania e in campionato contro Ancona e Pineto.  Il futuro sarà dunque dettato dalle condizioni del boemo e da quanto stabiliranno i medici, ma è chiaro che i tifosi si interroghino sul futuro della panchina biancazzurra. Resterà per davvero Zeman? Si andrà avanti con Bucaro in attesa del suo ritorno? Oppure il vice diventerà a tutti gli effetti il capo allenatore? Oppure la società opterà per una nuova guida tecnica, con Stellone in quel caso nome caldo, qualora la convalescenza di Zeman avesse tempi troppo lunghi? Questi gli interrogativi. Bucaro, però, non pensa al domani ma solo al presente e non si espone. Non dice, insomma, se accetterebbe di fare da vice ad un altro tecnico o se accetterebbe la responsabilità di guidare da solo il Pescara sino a fine stagione. “Penso solo alla salute del mister e alla partita di Pesaro, non al futuro”. Al Benelli, comunque, toccherà a lui che ha diretto tutti gli allenamenti del post Spal sino alla rifinitura sotto lo sguardo vigile di Zeman in borghese e coadiuvato da Diego Labricciosa. “La formazione non la so nemmeno io”, ha detto ridendo, “domani mattina (oggi per chi legge, ndr) il mister mi chiamerà e mi dirà cosa ha scelto. Di certo non abbiamo Aloi, Merola, Vergani ed Accornero. Gli ultimi due speriamo di riaverli in gruppo in un paio di settimane, Merola contiamo di riaverlo per la prossima partita. Non è convocato anche se dalla risonanza non è emerso nulla di grave”. Per la sostituzione del folletto di Santa Maria Capua Vetere la soluzione sembra essere quella di schierare Meazzi nel tridente a destra, con buona pace dell'alternativa naturale costituita da quel Masala che in campionato ha messo insieme appena 144 minuti totali e che forse sarebbe stato meglio mandare a maturare in prestito. In difesa c'è abbondanza: sono tutti a disposizione ma il vero ballottaggio è tra Brosco e Pellacani nel cuore della retroguardia. Di Pasquale e Pellacani sono i due centrali più zemaniani del lotto, perchè giocano su anticipo ed aggressività tenendo la linea alta per accorciare la squadra, ma Brosco e Mesik sono tenuti in grandissima considerazione ed hanno eguali chance di giocare. E avanti e in mezzo, Merola a parte? Il Pescara si affiderà ancora una volta a Gigi Cuppone, anche a Pesaro. Il capocannoniere del Delfino vuole riscattarsi dopo il pesante errore dal dischetto contro la Spal e ne avrà la possibilità in una partita da non fallire. In stagione lo staff tecnico ha sempre dato una seconda chance immediata a chi nel precedente match si era reso artefice di grossi errori (pensate a Brosco dopo lo svarione con il Pineto, o a Vergani e Di Pasquale dopo, rispettivamente, il rigore fallito e l'autogol con il Perugia) e anche stavolta sarà così. Cuppone però non partirà da esterno destro al posto di Merola con Sasanelli riferimento centrale, sarà proprio lui il centravanti con l'ex Andria inizialmente di nuovo in panchina per avere una alternativa di ruolo a disposizione in corso d'opera. Cangiano sarà confermato a sinistra mentre più dubbi ci sono a centrocampo: Tunjov, Squizzato, Dagasso e Franchini si giocano 2 maglie L'estone con Bucaro in panchina è sempre stato schierato titolare e può essere un indizio importante. Ma a prescindere dagli interpreti, servirà una prestazione connotata da attenzione ed intensità da parte di tutto il collettivo per fare punti al Benelli. La Vis Pesaro è infatti un osso duro, non inganni la classifica che vede i rossiniani appena sopra la zona playout. In casa ha messo a referto appena due successi, l’ultimo il 22 ottobre contro la Recanatese, ma di contro nelle ultime 20 gare l’undici pesarese ha portato punti a casa in ben 17 occasioni, cedendo l'intera posta in palio solo a Cesena, Torres e Gubbio. Squadra ostica ed assai organizzata, che bada solo ed esclusivamente al sodo senza troppo concedere allo spettacolo, la Vis è specialista in pareggi: ben 14 quelli finora totalizzati, incluso quello dell'andata a reti bianche, ed è la squadra che in tutta la serie C ne ha messi in archivio di più tra le 60 squadre della categoria. Il suo condottiero è Simone Banchieri, fresco di rinnovo fino al 2026. “Impossibile dire che avversario incontreremo”, le parole del tecnico sul Delfino, “di sicuro parliamo di una squadra ben allenata e con idee di gioco chiarissime”. Il 2-2 nel derby con l'Ancona è un buon prologo in vista della sfida al Pescara e non è escluso un mini turnover mirato dato che si è alla terza gara in una settimana. Tradendo un po' i consueti schemi, Banchieri potrebbe infatti proporre una Vis con più uomini di qualità nel suo 3-4-2-1: possibile la presenza contemporanea, infatti, di Di Paola, Karlsson (8 gol dell'islandese finora), Pucciarelli e Nicastro. Questi ultimi due sono gli ex del match, insieme a Valdifiori. Nicastro è stato alle dipendenze di Zeman nel 2017 proprio a Pescara in serie B, ma per pochissimo: una sola presenza in Coppa Italia prima di essere ceduto al neopromosso Foggia dove mise a segno 4 reti in 27 apparizioni. Mancherà il gioiellino De Vries, attaccante statunitense in prestito dal Venezia che Delli Carri aveva cercato a gennaio 2023 e la scorsa estate: si sta curando dopo una microfrattura al piede ed ha ripreso a correre solo da pochi giorni. Dopo un mese d'assenza, però, rientra il totem difensivo Tonucci e la sua esperienza sarà assai importante, contando anche che Obi, centrocampista ex Inter, Chievo e Torino, partirà solo dalla panchina. 

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