Mercato Pescara: in arrivo i primi innesti

Sarà Accursio Bentivegna, come anticipato, il primo colpo del Pescara di Silvio Baldini. Ala sinistra classe 1996, che tuttavia può giocare anche sulla corsia opposta, lascerà la Juve Stabia neopromossa in B per andare a cercare fortuna altrove dopo 6 mesi di prestito a Novara. E quale miglior destinazione di quella adriatica dove ritrova un tecnico che lo stima e che lo ha valorizzato nell'esperienza di Carrara? La trattativa è avviatissima e già oggi potrebbe concludersi con lo scambio di documenti e la firma su un accordo di durata biennale. Il reparto offensivo pescarese cambierà totalmente fisionomia rispetto a quello del 2023-24 ed inizialmente si era anche pensato di riportare in biancazzurro Jacopo Desogus, che poi ha preso la via di Cittadella dove è andato a titolo definitivo con diritto di riacquisto in favore del Cagliari. A Bentivegna potrebbe essere invece abbinato nei prossimi giorni Giacomo Manzari, assistito dalla Reset Group, che è visto come il perfetto erede di Davide Merola. Il giocatore classe 2000 è rientrato a Sassuolo da una stagione in chiaroscuro divisa tra le maglie di FeralpiSalò ed Ascoli ma non fa parte dei programmi neroverdi e potrebbe scendere di categoria per rilanciarsi. Di certo per portarlo a Pescara serve prioritariamente la cessione di Merola, che piace tantissimo in B, dunque si lavora con calma e senza fretta. Manzari, date età e qualità, rappresenta un profilo perfetto per il Delfino nell'ottica della politica di patrimonializzazione che verrà perseguita anche in questa sessione di mercato. Manzari non è dunque elemento alternativo a Bentivegna, ma complementare. Oltre che di Bentivengna, con la G.E.V. Sport&Management di Vincenzo Pisacane si parla di un altro elemento che da anni è un obiettivo pescarese: Federico Valietti. L'arrivo di un terzino destro da affiancare a Roberto Pierno è ritenuto una priorità assoluta nel mercato ed il classe 1999 di proprietà Genoa, ma nell'ultima stagione in prestito per 6 mesi a Vicenza e poi per gli altri 6 a Taranto, è in cima alla lista del direttore sportivo Daniele Delli Carri. Anche per lui si prospetta un contratto di 2 anni: non siamo ancora alle battute finali, ma la pista è battuta con convinzione. Più avanti nei discorsi si è con Giovanni Foresta, centrocampista 28enne reduce da una stagione da 17 presenze in maglia Alessandria e qualche problema al ginocchio a minarne l'impiego. E' lui uno dei giocatori di esperienza e categoria ai quali ci si affiderà ed è da ritenersi un fedelissimo di Baldini con il quale ha condiviso l'esperienza alla Carrarese, club di cui è stato capitano e  con cui ha sfiorato le 100 presenze ufficiali in un lustro di militanza (si è fermato a 91 partite, condite da 2 gol e 8 assist). A lui verrà abbinato un giocatore di qualità e quantità con predisposizione alla regia per completare con Franchini e Squizzato il poker di centrali in rosa. Si tratta di Samuele Damiani, classe 1998 di proprietà Palermo ma reduce da una positivissima stagione da fuoriquota in maglia Juventus Next Gen (segnò anche un gol al Delfino nel pirotecnico 4-3 di Alessandria del 7 gennaio). La richiesta ai rosanero e all'agente Giuffrida è già partita ed è suscettibile di risposta positiva a strettissimo giro nonostante il giocatore, legato ai siciliani fino al 2026, sia richiesto anche dal Foggia su esplicita richiesta di Massimo Brambilla, suo tecnico nell'ultima stagione a Torino. Dati gli ottimi rapporti intrattenuti con il suo entourage il Delfino è da ritenersi in pole e anche la presenza di Baldini in panchina gioca un ruolo importante in favore dei biancazzurri.  Anche il centrale difensivo Ivan Marconi piace e non poco: l'ex difensore del Palermo, che proprio con Baldini in panchina ha riportato i rosanero in B, al momento è seguito  anche da Catania e Trapani a cui si è aggiunta nelle ultime ore anche la Virtus Entella. Per ora nulla è stato ancora definito, ma la sensazione è che se arrivasse  una buona offerta economica su base biennale da parte del Delfino, l'esperto difensore classe 1989 possa scegliere di trasferirsi in Abruzzo, tornando a lavorare con un tecnico che lo stima tantissimo. Si vedrà

HA COLLABORATO MATTEO SBORGIA