
Testa a testa Pescara-Torres, in una costante altalena da inizio torneo
Il calendario e la forma gli alleati dei biancazzurri
Il nuovo obiettivo è mantenere e, possibilmente, consolidare il terzo posto appena riconquistato. In un campionato perennemente vissuto in altalena, il Pescara a 6 giornate dal termine della regular season si è ritrovato sul podio del Girone B, forse un po' in anticipo rispetto a quelle che erano le previsioni di qualche settimana fa, quando la truppa di mister Silvio Baldini, all'epoca ancora in crisi, vedeva assai lontana la Torres appena scavalcata e doveva ancora superare anche la Vis Pesaro. La frenata dei sardi (1 punto nelle ultime 4 partite) e quella dei rossiniani (4 sugli ultimi 18 disponibili), unite alla risalita biancazzurra (5 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta in 7 gare), hanno prodotto il nuovo ribaltone, con il Delfino ora avanti di una lunghezza su Mastinu e compagni, che però hanno il vantaggio acquisito negli scontri diretti nell'ipotetica classifica avulsa in caso di arrivo appaiato, e di 6 sulla banda Stellone. Con in tasca la certezza di fare i playoff, mai in verità davvero in discussione, e con i marchigiani a distanza di sicurezza, adesso tutti gli sforzi del Pescara sono rivolti al testa a testa con i sardi, determinante per accedere agli spareggi promozione direttamente dalla Fase Nazionale. L'alleato dei biancazzurri, al netto di uno stato di forma certamente migliore rispetto a quello degli avversari, ora alle prese anche con problemi ambientali non di poco conto (la tifoseria chiede l'allontanamento del tecnico Alfonso Greco), è di certo il calendario. Delle 6 partite in programma, infatti, il Delfino ha tutte sfide sulla carta ampiamente alla portata, equamente divise tra casa, dove però la truppa fatica (25 punti), e trasferta, dove ha costruito le sue fortune (33 punti), ma le partite all'Adriatico potrebbero diventare 4 se il derby con il Pineto di venerdì 4 aprile, la partita più ostica dato lo stato di forma dei cugini imbattuti da 5 turni, dovesse disputarsi all'Adriatico come pare già quasi certo. Arezzo, Gubbio e Campobasso (all'ultima) le altre sfide davanti al pubblico amico di Brosco e compagni, che in trasferta affronteranno le pericolanti Sestri Levante (domenica) e Legnago (a Pasquetta, penultima giornata), con la squadra scaligera che quel giorno potrebbe già conoscere il suo destino. Ben più ostico il programma della Torres, che sabato dovrà dare un calcio alla crisi in casa contro il Rimini, in uno stadio che preannuncia già contestazione, prima di far visita ad una Virtus Entella che nel duello a distanza con la Ternana, in attesa dello scontro diretto dell'ultima giornata, non potrà fare regali. Con Carpi e Spal in casa e con Ascoli e Lucchese lontano dalla Sardegna, vale a dire tutte squadre che presumibilmente avranno bisogno assoluto di fare punti fino all'ultimo turno per evitare guai, le altre gare in agenda in un rush finale che si annuncia complicato. Come il Pescara, anche la Torres sta vivendo un torneo di alti e bassi. E se i biancazzurri, dopo esser stati in testa per 17 giornate consecutive (dalla 4ª alla 20ª), anche con un buon vantaggio e con il titolo di Campione d'Inverno incluso, sono scivolati fino alla quinta posizione in 3 mesi da incubo, i sardi avevano approcciato bene la stagione per poi avere un rallentamento. Dalla tempesta di novembre (3 ko di fila) la Torres era poi uscita fuori alla grande, macinando 8 vittorie e 3 pari in 11 gare fino allo scontro diretto di Terni di inizio mese, con il 3-1 patito dalle Fere che sembra aver rotto qualcosa a livello di fiducia e convinzione nello spogliatoio. Adesso entrambe si giocano tutto in 6 gare
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