"Non è da questi particolari che si giudica un giocatore"
"Un giocatore lo vedi dal coraggio Dall'altruismo, dalla fantasia" (De Gregori)
Il day after è stato duro, durissimo ma Simone Fontecchio è stato inondato dall'affetto di tutti i tifosi italiani. Bastava aprire un qualsiasi social per vedere post d'incoraggiamento per il campione pescarese, splendido protagonista in azzurro agli Europei di basket fino a quando non ha sbagliato due tiri liberi decisivi (ed un successivo appoggio a canestro) nel quarto di finale contro la Francia. Gli errori dalla lunetta però non cancellano un Europeo personale (e di squadra) straordinario, anche se sono arrivati a 16 secondi dalla fine e sono pesati alla fine dei conti come macigni sulle aspirazioni tricolori. Quella che poteva diventare l'apoteosi azzurra grazie a lui, infatti, si è trasformata prima in beffa, poi in paura ed infine in tristezza per l'eliminazione dalla rassegna continentale: lo 0/2 di Simone dalla linea della carità ha propiziato poi il canestro di Heurtel, che è valso il supplementare (77-77) dove l'Italbasket è stata costretta ad arrendersi, proprio come un anno fa ai Giochi di Tokyo, ai Galletti. 93-85 il risultato all'overtime. "Gli errori ai liberi di Simo? Può capitare a tutti. La nostra vita è fatta di tiri sbagliati. Fontecchio stanotte non dormirà ma domani capirà cosa ha fatto in questo torneo. Ha giocato da vero Mvp": è stata questa la carezza in conferenza stampa del ct Gianmarco Pozzecco a Simone, subito dopo la sirena. E in effetti la nottata è stata difficile e anche l'indomani non è stato semplice, con un mesto viaggio di ritorno a casa. Poca voglia di parlare, telefono rimasto muto e un solo messaggio all'esterno da parte di Simone: una foto del team Italia pubblicata sul suo profilo ufficiale Instagram corredata da un cuore azzurro. Nulla di più. Ma se nel calcio, come cantava De Gregori, non è da un particolare come un calcio di rigore sbagliato che si giudica un giocatore, nel basket lo spessore di un cestista non si valuta in base ai liberi realizzati o meno, tanto più se quelle due chance dalla lunetta le ha avute il migliore giocatore della squadra ed uno dei migliori in assoluto di tutta la competizione. 21 i punti contro la Francia, che si sono abbinati ai 19 contro Estonia, Croazia e Serbia, ai 18 contro la Gran Bretagna, ai 14 contro l'Ucraina e, soprattutto, ai 26 (più 5 assist e 4 rimbalzi) contro la Grecia di un certo Giannis Antetokounmpo: questo lo score di Fontecchio nella rassegna continentale. E allora ha ragione da vedere capitan Gigi Datome quando dice che “senza Simone non saremmo arrivati fin qui”. Ora, insieme all'avventura NBA, Simone avrà il compito di portare l'Italia al Mondiale del 2023 e ai Giochi Olimpici del 2024. E a far capire fino in fondo l'unità di intenti del gruppo ci ha pensato l'altro abruzzese della truppa, Giampaolo Ricci (4 punti contro la Francia e tante cose utili che non rientrano nelle statistiche ma che sono fondamentali). “Solo perdendo si impara a vincere”, le sue parole su Instagram. “Ho anche imparato che la felicità può essere condividere il dolore per una sconfitta e bere una birra al Chicago Williams BBQ di Berlino attorno ad un tavolo. Con le 11 persone con cui hai condiviso tutti i pranzi, le cene, le merende, i poker e le scale40 degli ultimi due mesi e con cui andresti in guerra domani. Gli 11 ragazzi che ognuno con i suoi pregi e i suoi difetti ti sono entrati sotto pelle, che si sono guadagnati il rispetto di tutta Europa e che ancora una volta hanno emozionato un intero Paese. Grazie del viaggio insieme. Torneremo ancora più forti. Anzi, lo siamo già”
(Luciano Rapa per Il Messaggero)
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