Prima squadra

Dalle risorse a disposizione dipenderà la scelta del tecnico: il punto

Il budget stagionale è il nodo focale

12.06.2024 08:17

C'è ancora da aspettare per conoscere il nome del nuovo allenatore del Pescara. Verosimilmente il nodo non verrà sciolto entro il fine settimana (come precedentemente detto) ma occorreranno ancora 7-10 di giorni, cioè quando il ds Daniele Delli Carri, che intanto sta tessendo la sua tela, avrà il via libera dal presidente Daniele Sebastiani, ancora impegnato nelle vicende della possibile cessione del club. Su questo fronte, mentre alcuni rumors non confermati parlano di passi concreti del gruppo americano negli ultimi giorni, dalla stanza dei bottoni filtra un cauto ottimismo sul fatto che ci possano essere novità a breve, con l'ingresso di nuovi soci come primo step di un cammino che poi si completerebbe solo nei prossimi mesi. Dall'assetto della compagine societaria e dalle risorse che si avranno per la stagione 2024-25 dipenderà anche la scelta dell'allenatore. Se si riuscisse a stanziare un budget importante, la scelta per la panchina biancazzurra cadrebbe su Attilio Tesser. Il tecnico veneto ha un ingaggio di prima fascia e chiederebbe sul mercato l'allestimento di una squadra competitiva, di base chiede un accordo biennale ed è dunque facile da capire come possa essere una soluzione praticabile solo in caso si possa mettere in preventivo una cifra consistente per coprire i costi della stagione agonistica entrante. Tra le parti ci sono stati già più contatti e c'è una disponibilità di massima, ma se non si è arrivati ancora al dunque (e c'è poi la risoluzione del contratto con la Triestina che l'allenatore deve negoziare) è perchè non si ha ancora contezza di quale sia il bilancio previsionale a disposizione per l'annata. Ad oggi la vera alternativa a Tesser è Massimo Brambilla. Le quotazioni di Francesco Baldini, infatti, sono date in ribasso: resta profilo gradito, ma per fare l'all-in è ritenuto opzione secondaria rispetto a Tesser mentre per provare ad impostare un nuovo ciclo basato in primis su patrimonializzazione e sostenibilità è ritenuto meno adatto dell'ormai ex trainer della Juventus NG. Dopo una lunga esperienza a livello giovanile nel florido vivaio dell'Atalanta, dove ha conquistato 2 Scudetti e 2 Supercoppa Primavera oltre ad un campionato nazionale Allievi e ad una miriade di altri successi in tornei di prestigio, al debutto al timone di una prima squadra ha dimostrato a Torino di saper coniugare risultati, bel gioco e valorizzazione dei giovani. Anche i contatti preliminari con lui sono stati assai positivi e il 41enne di Vimercate sarebbe pronto da subito a dire sì. Aspetti da non trascurare: è libero da vincoli, non ha richieste esose di stipendio e non chiede di fare un mercato troppo dispendioso. Resta dunque il budget il primo e fondamentale tassello dal quale dipenderà anche la scelta dell'allenatore. Oltre che dal possibile ingresso di nuovi soci e da un incremento sostanzioso di importanti sponsorizzazioni, è dalle cessioni che può arrivare un tesoretto. Gli addii di Mesik e Milani in direzione Heracles per 700mila euro più bonus più 12,5% della futura rivendita sono un buonissimo assist in vista della chiusura del bilancio al prossimo 30 giugno e consentono alla società di potersi mettere alla finestra ad aspettare l'offerta giusta per i suoi gioielli. Non avendo adesso necessità assoluta di vendere, ma di poterlo fare solo alle proprie condizioni anche a partire dal 1 luglio, si punterà a strappare una cifra migliore da parte delle pretendenti, ad esempio, di Merola e Plizzari. Sul portiere adesso c'è anche l'opzione ritorno al Milan (che vanta il 50% della futura rivendita) per la nuova Under 23 rossonera, ma il discorso è ancora prematuro. 

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