Gravillon manda in orbita il Delfino: Pescara - Foggia 1-0
Il primo dei due impegni interni consecutivi è andato così...
Tutto nell'arco di una manciata di minuti. Dopo un primo tempo avaro di soddisfazioni, nell'arco di 4 minuti nella ripresa si decide la gara: Mazzeo sbaglia un rigore assegnato al Foggia per fallo di Machin su Galano (24') e Gravillon manda in visibilio il popolo pescarese con la rete decisiva (28'). Otto punti in quattro partite: se è vero che il buongiorno si vede al mattino, quest'anno ci sarà di che divertirsi...
Il Pescara batte il Foggia per 1-0 e vola in classifica, mantendendo la propria imbattibilità in campionato.
La gara. Pillon, come da previsione, cambia qualcosa rispetto alla gara di Brescia. Il tridente è di nuovo conio, con Monachello e Capone titolari in luogo di Cocco e Antonucci e con il solo Mancuso confermato; in mediana c'è spazio a Kanoutè con Brugman mezz'ala ed il tandem Melegoni-Machin in panchina. La difesa, invece, è invariata rispetto a quella che ha retto l'urto delle Rondinelle una settimana fa. In casa Foggia, titolari gli ex Carraro, Chiaretti e Bizzarri (non Boldor) mentre Galano si accomoda in panchina con Busellato.
Gara interessante sin dai primi minuti, con le due squadre ad affrontarsi a viso aperto senza eccessivi tatticismi ma con molta intensità. Il primo tiro del match è di marca foggiana, con l'ex Carraro che da fuori non inquadra lo specchio con il suo rasoterra di prima intentzione al 4'. Risponde 3' dopo Kanoutè, ma Bizzari blocca agevolmente la staffilata da fuori del colored di Pillon. Al 12', dagli sviluppi di un corner smanacciato in modo goffo da Bizzarri, Memushaj prova il tiro-cross da posizione defilata, Perrotta va ad impattare di testa dal lato opposto senza però indirizzare bene la sfera. Il Foggia è ben organizzato, cerca di intasare gli spazi in fase di non possesso per poi scatnare gli esterni o Chiaretti in ripartenza; il Pescara, dal canto suo, con il passare dei minuti prova ad alzare il proprio baricentro, alzando la linea difensiva per tenere corta la squadra e provando ad assecondare le geometrie di Brugman che, pur da mezz'ala, sembra il vero play. Al 24' Fiorillo neutralizza un tiro-cross di Chiaretti da sinistra, unisco squillo in una manciata di minuti connotati da lotta a centrocampo e nulla più. Al 35', interessante shot da fuori di Chiaretti con la sfera che termina sul fondo. Al 38', allontanato dalla panchina il preparatore dei portieri biancazzurri Aldegani causa protesta un po' troppo vibrante su una chiamata arbitrale su un fuorigioco ritenuto dubbio. Il resto del primo tempo scivola via senza sussulti, il parziale all'intervallo è dunque di 0-0.
Si iparte senza variazioni nelle due formazioni. Al 3', dagli sviluppi di un corner, su un tiro-cross di Kragl il cnetrale Camporese arriva di un soffio tardi all'appuntamento con la deviazione vincente a rete. Pericolo scampato per il Pescara e Pillon capisce che serve un po' di verve in più e torna all'antico: fuori Kanoutè e dentro Machin, con Brugman che torna a tutti gli effetti in cabina di regia. Il Pescara continua sulla falsariga di quanto imbastito nel primo tempo, ovvero un discreto possesso palla vanificato da errori in rifinitura e dalla bravura di un Foggia abile a chiudersi per poi provare - spesso invano - a ripartire. La seconda mossa di Pillon è richiamare in panchina Capone, volenteroso ma fumoso, in favore di Antonucci (12'). Proprio i due nuovi entrati provano a caricarsi sulle spalle la squadra, dando vivacità alla manovra pur infrangendosi sulle maglie rossonere, ottimamente posizionate dal proprio tecnico Grassadonia non in una linea Maginot ma in un assetto comunque in grado di proteggere bene Bizzarri. Grassadonia decide di rivitalizzare la sua manovra con l'inserimento di Galano ed il nuovo entrato subito ripaga la fiducia, guadagnandosi un rigore che però Mazzeo non realizza. La conclusione del centravanti foggiano, infatti, impatta la parte alta della traversa e termina fuori. Un sospiro di solievo per tutti, soprattutto per Machin che si era macchiato del fallo da rigore. E' il secondo penalty assegnato contro il Pescara in questa stagione ed il secondo errore da parte degli avversari. Gol sbagliato, gol subito: la legge del calcio non sbaglia (quasi) mai. Al 28', dagli sviluppi di un corner, Gravillon di testa buca la rete foggiana mandando in visibilio l'Adriatico. Ciò che Gravillon ha creato, Fiorillo prodigiosamente conserva: splendida torsione di testa di Mazzeo a centro area con il portierone biancazzurro che vola a negare il pari ai Satanelli e a mantenere blindata la sua porta. Ma adesso il Foggia spinge. Con veemenza, ma con poco costrutto e lasciando spazi alle ripartenze biancazzurre (come nel caso della "sgroppata" di Mancuso al 38', conlusa malamente). Al 42', Pillon inserisce Campagnaro al posto di Ciofani, vittime di crampi. E blinda la partita, imbrigliando definitivamente i rossoneri che nel tentativo di forcing finale sono generosi ma non dotati di concreteza e pericolosità. E al triplice fischio, è gioia Pescara!
Il tabellino:
PESCARA - FOGGIA 0-0
MARCATORI: 28' st Gravillon (P)
PESCARA: Fiorillo; Ciofani (42'st Campagnaro), Gravillon, Perrotta, Del Grosso; Brugman, Kanoutè (6' st Machin), Memushaj; Mancuso, Monachello, Capone (12'st Antonucci). All. Pillon
FOGGIA: Bizzarri; Loiacono (30'st Cicerelli), Camporese, Martinelli; Zambelli, Carraro (42' Gori), Agnelli, Deli, Kragl; Chiaretti (20'st Galano), Mazzeo. All. Gianluca Grassadonia
AMMONITI: Ciofani, Perrotta, Machin, Memushaj (P), Loiacono (F)
ARBITRO: Pillitteri di Palermo
NOTE: Mazzeo del Foggia sbaglia un rigore al 24'st
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