Mazzotta come Lichtsteiner: resta e va a scadenza
Il terzino orientato alla permanenza alla corte di Zeman
Antonio Mazzotta come Stephan Lichtsteiner. Il paragone non è squisitamente tecnico, pur essendo entrambi terzini di spinta ma con corsie di appartenenza opposte. Il parallelo tra i due è di mercato: entrambi a scadenza a giugno, entrambi resteranno all'attuale società di appartenenza sino al termine della stagione nella consapevolezza che, salvo improvvisi cambi di strategia, non avranno un prolungamento del contratto. E a partire dal 1 frebbraio, potranno lecitamente firmare con altre squadre un contratto che abbia validità a partire dal 1 luglio.
La grande novità in casa Pescara è data proprio dalla scelta, confermataci da fonti interne al sodalizio, dell'esterno mancino assistito dal duo Caliandro - Nappi: restare a Pescara alla corte di Zeman. Il diterofront è maturato proprio in extremis, quando il Prma aveva superato il Brescia nella corsa alle sue prestazioni sportive trovando l'accordo con il Pescara. L'offerta era allettante per il giocatore (contratto lungo) e per il Pescara, che adesso non incasserà un centesimo. La volontà di Mazoztta, però, ha sparigliato le carte per la gioia di Zeman, che nel girone di andata ha reputato il siciliano un titolare inamovibile.
(Ha collaborato Matteo Sborgia)
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