Il bilancio del Pescara nell'analisi de Il Centro
Il quotidiano abruzzese ha "fatto i conti in tasca" al Delfino
Due pagine speciali di approfondimento del quotidiano Il Centro sul bilancio del Pescara: il quotidiano abruzzese ha anlizzato i conti del club, raccontando cifre e numeri nel dettaglio in una interessantissima analisi della quale vi riproponiamo alcuni stralci tra quelli di maggiore importanza.
"Sono le plusvalenze realizzate attraverso la vendita dei calciatori a regalare il segno positivo al bilancio del Pescara calcio al 30 giugno scorso. Un attivo piuttosto consistente, poco più di 4,6 milioni, se si considera che l’anno precedente il passivo era stato di oltre 7,2 milioni di euro", si legge nel primo pezzo, a firma Rocco Coletti ed intitolato "Pescara, utile di bilancio grazie alle plusvalenze". Nel dettagliatissimo pezzo si legge che "La sterzata è ovviamente concentrata nei costi, circa 16 milioni in meno dell’anno della serie A che, quantunque chiusa in maniera indecorosa in mezzo al campo, è stata sanguinosa per le casse sociali. Ma non è bastato ridimensionare drasticamente gli ingaggi dei calciatori per passare da un bilancio in passivo a un altro in attivo. È stato fondamentale l’apporto del paracadute, circa 10 milioni, riservato alle squadre che scendono dalla A alla B. E sono servite le plusvalenze". E poi: "La sorpresa è il nome del calciatore che ha fatto la fortuna del Pescara a bilancio: si chiama Davide Zugaro De Matteis, classe 2000, un laterale in forza alla Primavera biancazzurra che è stato venduto all’Inter per 4,5 milioni, la stessa cifra pagata per avere il difensore Gravillon, cresciuto nel vivaio nerazzurro". Queste le altre plusvalenze importanti: "Ci sono, poi, quelle di Fernando Del Sole (3,5 milioni) e Filippo Delli Carri (1,1 milioni), ceduti alla Juventus. In mezzo quella del senegalese Mamadou Coulibaly per il quale l’Udinese ha sborsato 1,7 milioni iscritti a bilancio nell’esercizio chiuso il 30 giugno scorso". Sempre al capitolo plusvalenze, ma in un secondo pezzo firmato da Giovanni Tontodonati, ecco altri dati: "Nell’elenco delle cessioni che hanno fruttato plusvalenze al club biancazzurro ci sono anche quelle di Dario Zuparic, passato ai croati del Rijeka, e di Ahmad Benali con destinazione Crotone. L’ex difensore centrale del Delfino aveva un valore netto contabile pari a 191.250 euro ed è stato venduto al Rijeka per 800.000 euro (plusvalenza 608.750 euro). Benali, invece, si è trasferito al Crotone in cambio di 1.250.000 euro generando una plusvalenza di 859.302 euro.
Un altro affare messo a segno dalla società pescarese riguarda il passaggio all’Ascoli di Simone Andrea Ganz. Il 25enne attaccante cresciuto nel Milan era stato impiegato con il contagocce da Zdenek Zeman nel girone di andata. E a gennaio dell’anno scorso è stato ceduto all’Ascoli per 1.800.000 euro con una plusvalenza di 496.757 euro".
Circa i premi di valorizzazione, l'Inter ha corrisposto al Pescara 500mila euro per la valorizzazione di Palazzi e altrettanti per quella di Carraro; nella speciale graduatoria a ruota ci sono poi Valzania (70mila euro) e Capone (50mila) mandati a maturare in riva all’Adriatico dall’Atalanta. Capitolo minusvalenze: "La più consistente è quella di Cristiano Biraghi, il terzino oggi in forza alla Fiorentina e nel giro della Nazionale ceduto al club viola per 1,85 milioni con una perdita di 923mila euro. Tra le minusvalenze anche la punta Stefano Pettinari che a bilancio aveva un valore di 166 euro ed è stato ceduto a zero al Lecce"
Il Centro poi sottolinea le altre principali voci dei ricavi: due milioni raccolti dalla pubblicità, 882.049 euro provenienti dagli sponsor, 725mila euro dalle cessioni temporanee dei calciatori, 1,5 milioni dai premi di valorizzazione e, soprattutto, i quasi sette milioni di diritti televisivi e contributi della Lega. Appena un milione di euro da biglietti e abbonamenti. Dalla lettura del bilancio emerge anche che il parco giocatori viene valutato quasi 18 milioni. La stagione 2017-18 ha avuto un totale di 19 tesserati con un costo pari a 2milioni e 224mila euro.
Debiti e crediti: "La società ha una prevalenza di debiti così come la maggior parte delle società professionistiche italiane e la risposta può in parte arrivare dall’analisi dei numeri. Il totale delle passività è di circa 23 milioni a fronte di circa 10 milioni di crediti, di cui 564mila euro sono immobilizzazioni finanziarie. Tra i crediti anche poco meno di 400mila euro che la società conta di avere dalla curatela fallimentare del Pescara calcio Spa che ha in corso una causa (si attente solo la sentenza di Cassazione) con la Banca Caripe per un importo di poco più di due milioni. La voce debiti, invece, comprende quelli con le banche, 4,5 milioni circa; quelli verso fornitori, quasi due milioni; e, soprattutto, quelli tributari, 12,3 milioni di euro. Tutti rateizzati. I proventi da sponsor sono così ripartiti: Liofilchem Spa 200mila euro, Sarni 100mila e Saquella caffè 140; lo sponsor tecnico Errea Sport contribuisce per 442.049. I costi per allenamenti e ritiri sono stati calcolati in 105mila euro, più dell’esercizio precedente; le spese sanitarie (medicinali e riabilitazione) ammontano a 139.800, anche in questo caso in aumento. I costi per il servizio di biglietteria, controllo ingressi e organizzazione sono pari a 634.431 euro e si riferiscono al servizio steward necessario per adempiere alle disposizioni ministeriali, al costo per il noleggio del sistema elettronico per l’emissione dei biglietti e alle spese per il servizio sanitario e antincendio in occasione delle partite casalinghe. Un particolare ribadito nel bilancio è che gli amministratori della società non percepiscono alcun compenso", ha riportato il giornale.
L'indagine de Il Centro si chiude con un terzo, interessantissimo pezzo che guarda al futuro: "Nei mesi successivi all’approvazione del bilancio al 30 giugno 2018, ci sono state due vicende molto importanti che hanno caratterizzato le attività del club biancazzurro: il pagamento del debito Iva 2016 e il lancio dei Pescara-bond"
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