Pescara-Cesena 0-0: le pagelle dei biancazzurri
Perrotta e Gravillon superlativi. Delude Machin
A CURA DI DANIELE BERARDI -
Un pari a reti bianche nello scontro che poteva chiudere il discorso salvezza. Pescara e Cesena non si fanno male e si spartiscono la posta in palio. Il pacchetto arretrato biancazzurro regge l'urto del temibile Jallow. L'attacco ha le polveri un po' bagnate e non riesce a concretizzare. Ma questo Pescara ha finalmente un'idea di calcio ben delineata.
Fiorillo s.v.: il Cesena non tira mai in porta e lui resta a guardare durante tutto l'arco dei novanta minuti. Si esibisce in bello stile su alcune prese nel cuore del suo terreno di caccia, ma per il resto trascorre un pomeriggio soporifero.
Fiamozzi 5,5: il peggiore del pacchetto difensivo. Disordinato e arruffone, poco intraprendente e troppo timido. Si preoccupa eccessivamente di Dalmonte e non riesce a spingere come vorrebbe sull'out di destra. Nel finale esce per far spazio a Coda (dall'87'Coda s.v.)
Gravillon 7: prestazione encomiabile del giovane centrale ex Inter. Ingaggia un duello rusticano con Jallow e ne esce vincitore a più riprese. È l'unico capace di tener testa al centravanti bianconero sul piano fisico. Nel secondo tempo viene fuori tutta la sua esuberanza negli uno contro uno in campo aperto. Decisamente il migliore di oggi.
Perrotta 6,5: meno appariscente del compagno di reparto, ma comunque efficace e padrone della situazione. Limita bene Jallow non senza qualche patema d'animo, ma alla fine dei giochi ha ragione lui. Il Pescara porta a casa un punto sul quale campeggia la firma del centrale ex Avellino.
Crescenzi 6: gara accorta e concentrata del terzino scuola Roma. Memore degli errori di Vercelli, pensa prima a non prenderle e poi a darle. Soffre l'intraprendenza di Vita e la verve di Donkor a più riprese, ma non affonda mai. Promosso senza riserve.
Machin 5: ci aveva abituato troppo bene nelle ultime uscite. Ha qualità e si vede, ma stavolta non riesce ad incidere come avrebbe voluto. Un paio di slalom effimeri sulla trequarti e qualche pallone perso di troppo. Avrà tempo e modo per crescere, ma l'asticella inizia ad alzarsi per la mezz'ala di proprietà della Roma.
Brugman 6: è l'unico in grado di accendere la luce e questo lo sapevamo già. Dai suoi piedi passano tutte le azioni pericolose dei biancazzurri. Prova ad illuminare il gioco ispirando i suoi compagni, ma si perde spesso nella giocata decisiva.
Valzania 5,5: corre per quattro come al solito ma contro la sua ex squadra servirebbero maggior qualità e intuizione per sbloccare la partita. Prova a rendersi pericoloso da fuori area ma risulta spesso inoffensivo. Non una delle sue migliori prestazioni.
Mancuso 6: apprezzabile l'impegno in fase di non possesso, ma ha sui piedi una ghiotta occasione per sbloccarla. Salta mezza difesa del Cesena e si perde in un bicchier d'acqua nel momento clou. È uno dei più in palla e si vede, ma stavolta non riesce a trovare il bandolo della matassa (dal 78' Baez s.v.)
Pettinari 6: discorso simile al suo compagno di reparto. Si mette in mostra con alcune pregevoli giocate di sponda, ma in avanti si vede relativamente poco. Scognamiglio e Suagher sono due ossi duri ma lui non demorde e porta a casa la pagnotta (dal 73' Bunino 6: entra e prova a dare la scossa. Infiamma il pubblico con uno slalom speciale utile solo a far ammonire Suagher. Il suo apporto non è di certo superiore a quello del collega sostituito, ma comunque si dà un gran da fare).
Capone 6: talento innato e sbarazzino. Quando decide di mettersi in proprio non ce n'è per nessuno, ma finisce per andare troppo a corrente alternata. Dovrebbe mostrarsi più incisivo per provare a fare la differenza. Avrà tempo e modo per correggere i propri difetti di fabbrica.
Pillon 6: la squadra ha un'anima, ha carattere e voglia di arrivare. Era una sfida cruciale quella di oggi ma, visti gli altri risultati, il pareggio potrebbe risultare più utile del previsto. Una vittoria vrebbe chiuso ogni discorso salvezza, ora servirà una grande prova a Novara per mettere la pietra tombale sulla stagione. Ma il Pescara ha tutte le carte in regola per domare i piemontesi in trasferta.
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