90 minuti di grinta e sudore
Le premesse di Pescara-Frosinone
Primo, non prenderle. Mister Massimo Oddo ieri in conferenza stampa è stato chiaro. Dato il momento di difficoltà della squadra, bisogna ritrovare compattezza, voglia di lottare e grinta. La medicina è sempre la stessa: fare risultato. Ed il Pescara ha necessariamente bisogno di questa "medicina", perchè dopo un solo punto portato a casa dopo 4 partite perdere ulteriore terreno sarebbe deleterio. "Avevo messo in preventivo le difficoltà", ha detto il tecnico, ma forse meno di quelle oggettivamente riscontrate a partire dall'atteggiamento di una squadra che oggi in primis deve sfoderare una prova di carattere. Reagire, insomma, cosa che a Reggio Calabria e a Venezia, al cospetto di due dirette concorrenti per l'obiettivo salvezza, non è stato fatto. Il bel gioco, il fraseggio stretto e l'essere propositivi a tutti i costi può passare in secondo piano stavolta. Servono punti e, soprattutto, una bella iniziezione di fiducia. Che passa ovviamente da un risultato positivo contro una squadra attrezzata per fare benissimo come il Frosinone. E serve un risultato positivo anche per scacciare le ombre che già aleggiano sopra Oddo. Al di là delle rassicurazioni presidenziali, se dovesse andare male anche con i ciociari, sia sul piano del risultato sia su quello della prestazione, la sua panchina diventerebbe rovente. Pillon e Pecchia sono alla finestra, ma parlare di loro adesso è prematuro. Oddo - che non cambierà quasi sicuramente modulo - ha ancora la possibilità e il modo di invertire la tendenza. Il Pescara è ultimo, è vero, ma siamo solo alla quinta giornata e in caso di segnali incoraggianti da parte della truppa - principlamente sull'atteggiamento e sul modo di interpretare la partita - continuerà lui a lavorare al Poggio.
Di fronte ci sarà un Frosinone che dopo la delusione dello scorso anno è ripartito da Alessandro Nesta, nonsenza mugugni da parte della piazza. Lo stesso Nesta non appare saldissimo sulla panhina gialloblù, nonostante i 7 punti conquistati. Non può concedere quindi regali all'amico Massimo: i due si conoscono bene e sono amici e fecero parte della spedizione azzurra a Germania 2006, CT Lippi, che si laureò per la quarta volta campione del Mondo. Nella kermesse tedesca Oddo sommò 1 presenza, Nesta 3. Ma non è tempo di amarcord e romanticismi - anche per i tanti ex in campo e per coloro, come Dionisi, che potevano ora essere biancazzurri- ma di fatti concreti. Oggi i punti pesano. Parecchio
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