Delli Carri: "Ecco i miei voti al Pescara. Ai playoff temo 3 squadre"
Le parole del ds
Il direttore sportivo Daniele Delli Carri è tornato a parlare e lo ha fatto sulle colonne del quotidiano Il Centro, analizzando tutta la stagione finora andata agli archivi e guardando avanti alle prospettive playoff. Ecco, argomento per argomento, le parole del ds:
VOTO AL PESCARA, COSA E' PIACIUTO DI PI' E COSA DI MENO - “Un bel 7,5 perchè quando abbiamo fatto le nostre riflessioni in estate sapevamo che non potevamo competere con Catanzaro e Crotone. Cosa mi è piaciuto di più? Non ho dubbi nel dire l'inizio stagione. Ci ha fatto sognare in grande. La squadra ha regalato soddisfazioni e ha riacceso l'entusiasmo allo stadio. Cosa mi è piaciuto di meno? Il dopo Francavilla Fontana, perchè sono mancati i risultati e le prestazioni. E vi svelo che ero preoccupato perchè abbiamo avuto un calo mentale e tatticamente facevamo fatica”.
COLOMBO - “Per lui solo complimenti. Ha dato stabilità alla squadra e alla fase difensiva. Poi è successo qualcosa più grande di lui. Cosa? Ha subito la pressione di una piazza come Pescara. Va bene perdere con il Catanzro, va bene perdere la settimana successiva con la Virtus Francavilla, ma se fai quella prestazione con il Taranto in casa vuol dire che c'è qualcosa che non va. Quando ho decisio di cambiare? Avevo le idee chiare già 2 settimane prima di Cerignola e avevo detto che era arrivato il momento. Per intenderci dopo il pari di Andria. Lo dissi anche al mister. Non mi sono mai nascosto con nessuno. Perchè abbiamo aspettato? Avevamo la speranza di recuperare e ci abbiamo provato fino alla fine”
LESCANO- “Mai esistito un caso Lescano. E' stata una coincidenza il momento negativo della stagione della squadra e di Facundo. Ma io ho una stima enorme del nostro bomber. E non a caso l'ho scelto in estate”.
ZEMAN - “Il mister era la persona giusta per noi. LE sue idee si sposavano con le caratteristiche tecniche della squadra e ci serviva un allenatore in grado di dare una svolta anche dal punto di vista mentale. E chi meglio di Zeman? Non è vero che ho solo il boemo nella mia testa, se ci fossero stati altri allenatori con quelle caratteristiche li avrei contattate. Ma per me Zeman era la scelta migliore. Il rapporto zeman-Sebastiani? Tra persone intelligenti come il presidente e Zeman basta poco per trovare il sorriso. Sono due persone di calcio e quante volte in questo mondo si discute? Ma poi con persone di questo livello ci vuole un attimo per chiarirsi. E così è stato. Tra Zeman e Sebastiani è bastata mezzora, non un minuto di più”
PLAYOFF, LE FAVORITE - “Chi arriva alla fase nazionale ha dei valori e affronteremo squadre importanti. In ordine dico: Cesena al primo posto, poi alla pari Crotone ed Entella. E subito dietro sempre alla pari Pordenone e Vicenza”
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