Remuntada d'oro! La Supercoppa è biancazzurra! Pescara-Verona 3-2
All'Adriatico è andata così la sfida tra le due Primavera
Da 0-2 a 3-2, la remuntada d'oro vale la Supercoppa! Il Pescara alza al cielo il trofeo baby che significa doblete e vero trionfo per la Primavera di Iervese, artefice di una straordinaria cavalcata.
Una gran bella partita, con il Verona, trascinato da un super Bertini, si porta sul 2-0 dopo 25 minuti nel primo tempo ma che non aveva fatto i conti con il super tridente Belloni-Blanuta-Chiarella che, ispirati da Mercado, prima dell'intervallo hanno completato una incredibile remuntada. Nella ripresa la pressione veneta è stata veemente e costante, ma vana. E al triplice fischio a festeggiare sono stati solo i biancazzurri!
La gara. Su un manto erboso non in perfette condizioni, l'avvio di gara tra le due contendenti che hanno vinto i rispettivi gironi di Primavera 2 è a già a ritmi alti. Niente fase di studio prolungata, come era lecito attendersi alla vigilia, e Sorrentino dopo 80 secondi salva i suoi a tu per tu con Bertini, che ha già esordito coi grandi in Coppa Italia, ben liberato da Yeboah. Pericolo scampato, insomma, per un Delfino che ha approcciato il match in modo timoroso, merito in primis degli ospiti che al 3' ci riprovano. Il duello Bertini-Sorrentino si rinnova, ma anche stavolta è il portiere dannunziano a vincere con la respinta sul diagonale sinistro dello sgusciante giocatore veneto. E' sempre Bertini la spina nel fianco del Delfino, con i biancazzurri che faticano a contenerlo. A fare la partita sono costantemente i gialloblù di Corrent, che mostrano ottima personalità e buona qualità nel congegnare le proprie trame. Il gol è nell'aria e si concretizza al 9', dagli sviluppi di un corner, quando Coppola batte Sorrentino e mette la strada in salita per la banda Iervese. Il Pescara ha immediatamente un sussulto, con Longobardi in proiezione offensiva che devia il cross di Tringali ma non in modo da bucare la porta veronese. Dovendosi scoprire, il Pescara lascia parecchio campo al Verona e alle sue frecce per le ripartenze. Bertini è sempre il pericolo numero 1, ma in un paio di circostanze la retroguardia riesce ad arrangiarsi e a evitare il peggio. Al 18' clamoroso palo centrato con Blanuta, che poteva rimettere presto il punteggio in parità. E' Mercado a prendere per mano i compagni al fine di trascinarli, ma è poco assistito e al di là del legno colpito il Delfino continua a produrre poco. Al 22' il duello Bertini-Sorrentino è su calcio di punizione, ma l'esito non cambia: il portiere batte l'attaccante e alza l'interessante conclusione sopra la traversa (nulla da segnalare dal susseguente corner). Al 24' c'è il raddoppio scaligero: fa tutto, e lo fa bene, Bragantini in area di rigore prima di battere Sorrentino con un rasoterra perfetto. 0-2 e doccia gelida per i 1000 presenti sugli spalti dell'Adriatico. Subito dopo Yeoboah sciupa il tris che avrebbe messo in ghiaccio anzitempo la vittoria e per il Pescara resta qualche speranza di raddrizzare il match, a patto di cambiare inevitabilmente marcia. Ma è quasi un monologo gialloblù e il divario di forze sembra davvero importante. Al 29' tuttavia il Pescara riapre il match! E' Belloni che con una azione caparbia e tecnicamente perfetta trova la rete che consente ai suoi di accorciare e rientrare subito in partita. Al 34' è tambureggiante e travolgente l'azione del Verona, che in una manciata di secondi si infrange per 3 volte sul muro biancazzurro eretto a protezione di Sorrentino. E si resta sul 2-1 per gli ospiti. Sul ribaltamento di fronte, Blanuta approfitta dell'incomprensione tra Aznar e Calabrese e può battere a porta vuota, ma lo stesso Calabrese rinviene e in extremis riesce a proteggere la sua porta e a deviare in corner a portiere battuto (nulla da segnalare sul corner che ne nasce). Al 38' Aznar esce sulla testa di Mercado e nega il pari al Pescara, che nel finale sta crescendo in maniera esponenziale dopo essersi scrollato paure e timori. Tringali da fuori poi non sorprende l'estremo gialloblù e il vantaggio di misura scaligero resiste. Resiste anche al 44', sul diagonale di Belloni che trova Aznar pronto. Allo scadere, però, c'è il pari: è Blanuta a siglarlo, con un colpo di testa sil corner nato dalla precedente occasione. Il punteggio cambia ancora nei 3' di recupero: Chiarella è super nel suo assolo vincente a completare la grande remuntada, che dopo 25 minuti sembrava impossibile, per il Pescara. E le due squadre rientrano negli spogliatoi, dunque, sul punteggio di 3-2 per la banda Iervese. E' stato il tridente biancazzurro a cambiare la partita, insieme ad un ispirato Mercado. Nel Verona sugli scudi un grande Bertini.
Il Verona si ripresenta con Ogliani, classe 2005, tra i pali in luogo di Aznar, che si era fatto male prima dei due gol finali del Pescara. Provano a ripartire forte gli ospiti, ora costretti a rincorrere dopo aver giganteggiato per i primo 30 minuti di gioco prima di subire la straordinaria rimonta pescarese. E' ora il Pescara a porte giocare di ripartenza, provando a coprirsi intasando gli spazi per poi lanciare le sue frecce con l'Hellas scoperta. a tratti la spinta veneta si trasforma in assedio, col Pescara che però, seppur schiacciato, resiste bene. Nelle poche sortite offensive, però, il Delfino è pericoloso, come al 59' quando Chiarella fa tutto benissimo anche se nel finale si perde un po' e non riesce a calciare verso la porta dopo slalom da applausi. Al 62' l'infortunato Mercado lascia il suo posto a Seck, primo cambio per Iervese che però perde un uomo fondamentale. Un minuto dopo il Pescara reclama un penalty per atterramento sospetto di Chiarella, per l'arbitro non ci sono gli estremi per la massima assegnazione. Al 67', in un contropiede 4 contro 1 nato da calcio d'angolo su fronte opposto, Veroli riesce a salvare la sua porta sul solito Bertini. Pericolo scampato, ma grossaingenuità per i biancazzurri. Al 68' cambio D'Aloia-Belloni per Iervese, che si copre, e sostituzione Staver-Longobardi sempre nel Pescara. Il Delfino si riaffaccia dalle parti della porta veronese al 75' con Seck, ma senza esiti, prima dei nuovi cambi: stavolta la staffetta è tra Mancini e Pedicone e tra Blanuta e Dieye. L'assedio veronese è sterile, anche nei sei minuti di recupero (è anzi Seck a sfiorare il poker pescarese al 95'), e al triplice fischio scoppia la festa biancazzurra!
PESCARA-VERONA 3-2
MARCATORI: 9'Coppola (V), 24' Bragantini (V), 29' Belloni (P), 45' Blanuta (P), 45+3 Chiarella (P)
PESCARA: Sorrentino, Longobardi (68' Staver), Mancini (77' Pedicone), Kuqi, Sakho, Veroli, Chiarella, Tringali, Blanuta (77' Dieye), Mercado (62' Seck), Belloni (68' D'Aloia). All. Iervese
VERONA: Aznar (46'Ogliani) , Terracciano, Darrel (84' Florio), Coppola, Squarzoni (65' Astrologo), Calabrese, Bertini, Turra (65' Jocic), Yeboah (84' Elvius), Pierobon, Bragantini. All. Corrent
Ammoniti: Longobardi, Tringali, Kuqi (P), Calabrese (V)
Arbitro: Michele Delrio di Reggio Emilia (Biffi-Martinelli)
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