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Vietato sbagliare, stasera...

Posticipo Pescara-Rimini all'Adriatico

13.11.2023 09:13

Ritornare a flirtare col successo in campionato, dopo il buon viatico rappresentato dal derby di Coppa di giovedì, rilanciando così le proprie quotazioni in chiave alta classifica: è chiaro l'intento del Pescara di Zdenek Zeman per il posticipo di questa sera alle ore 20:45 dell'Adriatico-Cornacchia contro il Rimini. 

“E' una squadra simile al Pineto, quella romagnola”, il monito di Zeman, che ieri ancora una volta non ha indetto la conferenza stampa di vigilia gara, al triplice fischio della partita di giovedì in Coppa Italia. “Il Rimini gioca chiuso e poi propone palla lunga dentro l'area per i propri attaccanti, esperti e dotati di fisico. Elementi che hanno anche fatto qualche gol nelle categorie superiori. Ed ha un giocatore che può fare sempre la differenza come Lamesta, che tecnicamente è quello che ha più qualità”. Dopo 4 punti nelle ultime 6 partite, stasera serve una sterzata decisa al Delfino in vista della partitissima con il Cesena che sarà il prossimo impegno della truppa dopo che la gara di Pontedera è stata rinviata. Si avranno parecchi giorni per prepararla, anche se poi il prossimo mese ci sarà un vero e proprio tour de force da sostenere. Adesso però la testa è rivolta solo alla partita con il Rimini, assolutamente da non fallire. “Voglio vedere miglioramenti, come sempre, anche se ultimamente non ne ho visti in campionato. La gara con il Rimini non è più importante delle altre, ma arriva dopo questo periodo con pochi risultati e quindi ha valore per noi. Le tre sconfitte sono arrivate comunque dopo tre prestazioni buone. Non meritavamo di perdere. Non guarderò tanto al risultato ma alla prestazione anche stavolta”, le parole del tecnico boemo. 

Può essere davvero Edoardo Vergani la grande sorpresa di Zdenek Zeman per il posticipo di questa sera. Il “Re di Coppa” di giovedì, gol decisivo ed un palo che grida ancora vendetta contro i cugini del Pineto, per la prima volta in campionato può partire titolare al centro dell'attacco, relegando in panchina il giocatore scelto dal Demiurgo di Praga nelle prime 10 gare, Gigi Cuppone, e quello sul quale Sdengo ha puntato nelle ultime due, Christian Tommasini. L'ex Inter, sempre schierato dal primo minuto in Coppa, in campionato ha finora collezionato la miseria di 28 minuti (3 contro l'Arezzo, 25 nel finale del derby che ha aperto la crisi biancazzurra) e oggi potrebbe avere la chance di cambiare la sua stagione e quella del Delfino, che poi avrà 12 giorni per preparare la partitissima dell'Adriatico contro il Cesena, stante il rinvio ufficiale della partita contro il Pontedera al 5 dicembre alle ore 18:30 (la Lega Pro ha ratificato la richiesta biancazzurra di spostamento del match, avendo la squadra del presidente Daniele Sebastiani ben 3 giocatori convocati nelle rispettive Nazionali). Il ballottaggio con Tommasini verrà sciolto solo in extremis, ma il borsino vede in netto rialzo le quotazioni del classe 2001 rispetto a quelle dell'ex pisano e di Cuppone, che parte come terzo incomodo ma che in corso d'opera resta la prima scelta del tecnico boemo per cambiare le carte in tavola. Vergani avrà ai suoi lati Davide Merola, ancora fermo a due reti in campionato (contro l'Arezzo e la Torres) e desideroso di invertire la rotta di una stagione finora con più ombre che luci, e Cangiano, che sembra aver vinto il consueto ballottaggio con l'azzurrino Accornero. Quella di Vergani non sarà la sola grande novità in casa Delfino: al posto dello squalificato Mesik, infatti, giocherà al centro della difesa, in tandem con capitan Brosco (che è diffidato al pari di Pierno), Davide Di Pasquale. Per lui sarà il debutto in campionato: finora in stagione ha giocato solo la gara con la Fermana valida come primo turno eliminatorio di Coppa Italia e dopo un lunghissimo periodo in naftalina sarà lanciato da Zeman nel cuore della retroguardia, che sarà completata sulle corsie esterne da Pierno e Moruzzi. A centrocampo la pesantissima assenza di Georgi Tunjov, precettato dall'Estonia per le sfide di qualificazione agli Europei contro Austria (martedì a Tallin) e Svezia (domenica a Stoccolma), sarà sopperita dal lancio di Simone Franchini, l'ultimo colpo della sessione estiva di mercato del ds Daniele Delli Carri che prima aveva cercato invano di strappare Daniel Sannipoli, poi finito all'Avellino, al Latina. L'ex Padova è finalmente pronto e darà inserimenti e sagacia tattica ad un reparto che avrà come altri interpreti Aloi e Squizzato, che si alterneranno nei compiti di regia. Questi ultimi due giocatori insieme sono stati schierati da Zeman dall’inizio solo nella trasferta di Perugia, seconda giornata di campionato, coincisa con una delle migliori prestazioni del Delfino in stagione al netto del pari beffa maturato nel finale. Poi sono stati sempre alternati come centrali del reparto. Per Franchini, invece, si tratterà del debutto da titolare in campionato dove ha collezionato solo 132 minuti da subentrante (contro Arezzo, Sestri Levante dove si è infortunato, e Recanatese). In Coppa, oltretutto, Franchini non è mai potuto scendere in campo perchè ha dovuto scontare 2 turni di squalifica rimediati lo scorso anno contro la Juventus Next Gen, poi finalista perdente della competizione vinta poi dal Vicenza dell'ex Ferrari. 

Mister Zeman si ritroverà di fronte Emanuele Troise, che proprio lui da calciatore fece esordire in serie A nella sua breve esperienza a Napoli (il capitano di quella squadra era Francesco Baldini, attuale allenatore del Perugia che Sdengo ha affrontato alla seconda giornata). Il vecchio allievo è subentrato a Raimondi a metà ottobre e con lui alla guida il Rimini ha cambiato marcia, dopo un debutto choc a Pontedera (4-0): 7 punti nelle successive 3 gare di campionato e 3 vittorie di fila, tutte in casa, se nel computo si inserisce anche il match di Coppa Italia con il Perugia. La classifica dei romagnoli però resta allarmante ed il dato peggiore è quello delle reti subite, ben 23: Simone Colombi (portiere che proprio Zeman lanciò in serie A a Cagliari nella stagione 2014-15) e compagni costituiscono infatti la peggior retroguardia del Girone B. All'Adriatico scenderanno in campo con un 4-3-3 di stampo non prettamente zemaniano, perchè più dedito ad una accorta fase difensiva per poi lanciarsi in contropiede che non ad impostare la gara su possesso palla, verticalizzazioni e fraseggio di prima. Come sottolineato da Zeman, il pericolo numero 1 in casa Rimini è rappresentato dal il 23enne mancino Davide Lamesta, finora 4 reti all'attivo e calciatore talentuoso, capace di inventare e determinare. 

La partita di questa sera sarà diretta da Abdoulaye Diop della sezione di Treviglio, al terzo anno di C, che non ha alcun precedente col Delfino mentre in carriera ha già diretto in una circostanza i romagnoli (Rimini-Gubbio 0-1 dello scorso campionato). Gli assistenti saranno Leonardo Tesi della sezione di Lucca e Vincenzo Abbinante della sezione di Bari, il quarto ufficiale invece sarà Nicolo’ Dorillo della sezione di Torino. La prevendita procede a rilento, ma si presume che anche stasera siano almeno 5mila le presenze sugli spalti, in perfetta media stagionale. 

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