Zeman è un Maestro ma non un mago
Errori, compromessi e confusione non fanno decollare Zemanlandia
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Un pilastro importante della psicoterapia cognitivo comportamentale è rappresentato dalla fallibilità umana. Commettere errori fa parte della nostra specie. L'errore è un ingrediente imprescindibile nella nostra esperienza di vita. Riportando tali concetti in ottica Pescara, possiamo affermare che anche Zeman sbaglia, semplicemente in quanto appartenente all'umana specie. Il boemo è e resta un Maestro di calcio indiscusso senza ombra di dubbio, che sta cercando di fare il massimo nonostante il materiale a disposizione non sia certo di prim'ordine. Inoltre se ci fosse un altro tecnico al posto suo, questa squadra verosimilmente non sarebbe 5°. Detto questo però anche lui commette degli errori. Quali? Ha sbagliato ad accettare un organico frutto di troppi compromessi e quindi costruito male, in cui mancano un play puro, una mezzala con le giuste caratteristiche e un attaccante. Palmiero e Lescano(visto che Rafia era impossibile da trattenere) potevano essere ceduti, ma andavano sostituiti a dovere. Il boemo ha sempre sostenuto in questi mesi di avere una squadra forte, ma il più delle volte è stato smentito dai fatti: l'organico attuale del Delfino è stato indebolito rispetto a quello dello scorso anno, non rinforzato. La rosa del Pescara è fatta di troppi giovani(alcuni dei quali promettenti ma non di certo tutti) che hanno troppi alti e bassi. Il demiurgo di Praga dice ancora che i biancazzurri non sono squadra. Giusto, ma chi dovrebbe pensare a risolvere queste problematiche se non lui che è l'allenatore di questa compagine? In quanto tecnico del Delfino Sdengo pensi a trovare le giuste soluzioni alle criticità. Rimarcarle sempre senza risolverle non serve a nulla. Ma non finisce qui. Non si è ancora vista la sua impronta con continuità e in più molto spesso egli va in confusione cambiando sovente la formazione, soprattutto a centrocampo. Questa è una vera e propria anomalia per un tecnico come lui, che quando trova la quadra, abitualmente va avanti quasi sempre con gli stessi uomini. A Pescara, invece, sostiene di avere a disposizione giocatori che si equivalgono dal punto di vista tecnico, segnale tangibile di chi non ha ancora trovato le gerarchie definitive. I conti non tornano, se a gennaio si hanno ancora questi problemi significa che qualcosa non va e c'è da preoccuparsi. Anche in attacco non si percepisce chiarezza: in estate si è deciso di puntare con convinzione su Vergani che però non ha inciso, Cuppone che all'inizio doveva essere un jolly sta giocando da titolare tutte le partite. Vogliamo parlare di Tommasini? Preso a luglio dopo una lunga e estenuante trattativa con il Pisa , ha firmato un triennale con i dannunziani, ma ad oggi è stato impiegato con il contagocce senza spiegazioni plausibili Veniamo alla squadra. La compagine adriatica ha elementi giovani e promettenti che però non ancora riescono ad assorbire i dettami del Maestro, Il problema è anche tecnico ed emotivo (manca un leader carismatico pure), ma indubbiamente non si sono mai visti ardore agonistico, tenacia e voglia di vincere. Tali componenti sono essenziali in C a tal punto che vengono prima di qualsiasi altro discorso tecnico. Il Pescara può vincere il campionato senza passare dai playoff? Assolutamente no e non lo diciamo da oggi. Eppure ci è stato fatto ‘credere’(non dal boemo in prima istanza) anche questo a inizio stagione. Pensando forse che Sdengo avesse la bacchetta magica? Probabilmente si, ma purtroppo la realtà è un'altra: Zeman è umano e in quanto tale sbaglia pure lui. Sia chiaro una volta per tutte…
FOTO MUCCIANTE
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