La vittoria sfuma al 96' e col secondo rigore contro: Venezia-Pescara 2-2
Al Penzo è andata così....
Quando già il Pescara gustava la vittoria, al 96' il secondo rigore di giornata griffato Domizzi (e che scatenerà un brutto parapiglia) vanifica tutto e manda agli archivi la gara di Venezia sul 2-2. PEscara due volte in vantaggio e due volte ripreso dagli undici metri, occasione sciupata perchè i biancazzurri avevano avuto almeno due ghiotte occasioni per chiudere il match
Adesso un ultimo impegno di regular season per il Pescara, quello interno con la Salernitana.
La gara. .embed-comment-icon { display:inline-block; width:20px; height:20px; background-color:transparent; background-repeat:no-repeat; background-size:20px; background-position:center; transition:background .1s ease-in; position:relative; top:5px; background-image:url("data:image/svg+xml;charset=utf8,%3Csvg%20xmlns%3D%27http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%27%20viewBox%3D%270%200%2020%2020%27%3E%3Cpath%20d%3D%27M5%202h9q.82%200%201.41.59T16%204v7q0%20.82-.59%201.41T14%2013h-2l-5%205v-5H5q-.82%200-1.41-.59T3%2011V4q0-.82.59-1.41T5%202z%27%20fill%3D%27%2382878c%27%2F%3E%3C%2Fsvg%3E") } @media screen and (min-width: 481px) { .slyvi-news-embed-wrapper img { max-width: 250px; } } e Mancuso esterno nel suo 4-3-3 che prevede Perrotta al centro della difesa. Cosmi oppone un Venezia camaleontico, in grado di variare assetto a seconda dei momenti della sfida. regala novità, con Bellini centravanti
L'importanza capitale della posta in palio non produce eccessivi tatticismi in avvio, con il possesso palla a prevalere alle verticalizzazioni su ambedue i fronti. Buona la personalità ed il piglio sul rettangolo verde, sia dai pericolanti sia da coloro che vogliono essere la mina vagante in chiave playoff. Più tecnico il possesso biancazzurro, come da previsione e come classifica recita. I portieri restano a lungo inoperosi, nonostante i lagunari aumentino la propria aggressività provando anche ad alzare il baricentro. Ma il Pescara è corto e compatto, ben messo in campo. E al 20' passa in vantaggio, con un rimpallo che libera al cross Sottil e l'incornata di Brugman a gelare il Penzo. Subito dopo il gol ospite mister Cosmi è costretto al primo cambio, poichè perde Di Mariano e lo sostituisce il portoghese Pimenta. Il Venezia prova a riorganizzarsi, ma la forza è solo quella dei nervi e della disperazione ed il Pescara fornisce l'impressione di poter far male. Ma il pari arriva subito. Al 29' Fiorillo alza sulla traversa un tiro molto interessante di Segre e dagli sviluppi del corner conseguente, un contatto Balzano-Bocalon induce l'arbitro a decretare il penalty per i padroni di casa. Dal dischetto Domizzi, in passato vicinissimo a vestirsi di biancazzurro (Serie A targata Oddo), è glaciale e realizza (30'). Las quadra di Cosmi ritrova così fiducia e, almeno parzialmente, tranquillità per provare a ribaltare completamente il risultato e, forse, il proprio destino. Un nuovo errore di Balzano permette a Segre di calciare a rete, ma da fuori area e la mira non è affatto felice. Al 41' Mancusa si ritrova a tu per tu con Vicario e lo batte, ma è in posizione di fuorigioco e dunque è tutto vano. E' l'ultima occasione (2' di recupero incluso, conntati da un rasoterra di Sottil) di un primo tempo scivolato via con due gol ma con poche altre emozioni.
Si riparte senza variazioni nelle formazioni che hanno concluso la prima frazione di gioco. L'avvio è sulla falsariga del finale di primo tempo, con Venezia più aggressivo e segre spina nel fianco. Ma di ghiotte occasioni nemmeno l'ombra, nonostate la discreta intensità messa in campo dalle due contendenti. Al 60' il primo cambio di Pillon, abbastanza preventivabile: out l'opaco Bellini, in il pupillo Marras. Al 62' Fiorillo si oppone ad una sventola da fuori di Besea e sul ribaltamento di fronte è ancora Sottil con un rasoterra a mettere i brividi ai veneti. Al 69' Pettotta si immola per dire no ad un calcio a botta sicura di besea e dagli sviluppi del calcio d'angolo che ne scaturisce i veneti si confermano tra i più temibili della B dagli sviluppi da palla inattiva, con Fiorillo a dire di no a Modolo. Al 75' Pescara di nuovo in vantaggio: Brugman recupera il pallone nella propria area e lo porta palla al piede sino alla trequarti avversaria, scarico per Balzano che crossa sul secondo palo per il il diciannovesimo gol stagionale di Leo Mancuso. Pescara di nuovo avanti! Pillon opta subito per avvicendare uno stanco Sottil con Capone, subito dopo la mossa di Cosmi che inserisce Rossi (vicinissimo al Pescara a gennaio) al posto di St Clair. Per il finale di stagione, un Mancuso vittima di crampi viene sostituito da Monachello. Al minuto 89' Brugman ha la palla per chiudere il match, ma Vicario chiude lo specchio della porta e tiene in corsa i suoi, ripetendosi poi un minuto dopo a tu per tu con Monachello che si divora l'incredibile. Ma nel recupero il punteggio cambia, e non per un'uscita da brividi di Fiorillo e per una buona chance per Marras, gli assalti lagunari sono sterili. Al94' fallo da rigore di Scognamiglio su Segre, per Piccinini è rigore e, dopo un paio di minuti di proteste (ne fa le spese Perrotta, ammonito, che diffidato salterà l'ultimo match), Domizzi firma il pari dagli undici metri. Non c'è più tempo per giocare, solo per un parapiglia finale che viene sedato.
Il tabellino:
VENEZIA-PESCARA 2-2
MARCATORI: 20' Brugman (P), 30' su rig. e 96' su rig. Domizzi (V), 75' Mancuso (P)
VENEZIA: Vicario; Coppolaro, Modolo, Domizzi; Di Mariano (25' Pimenta), Segre, Schiavone, Besea (80' Bentivoglio), Mazan; Bocalon, St Clair (76' Rossi). All. Serse Cosmi
PESCARA: Fiorillo; Balzano, Perrotta, Scognamiglio, Del Grosso; Brugman, Bruno, Crecco; Mancuso (85' Monachello), Bellini (60' Marras), Sottil (78' Capone). All. Bepi Pillon
AMMONITI: Coppolaro (V)
ARBITRO: Piccinini di Forlì di Sesto San Giovanni (Soricaro, Lombardo).
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