Quinto, sesto o settimo? Il Delfino lancia la volatona playoff
L'analisi a 180 minuti da fine regular season
Il Delfino lancia lo sprint finale di regular season. Con la vittoria di Olbia, che ha interrotto il digiuno esterno dei biancazzurri dopo 3 mesi, il Pescara arriva di rincorsa al volatone che definirà la griglia di partenza dei playoff. Delle squadre dalla quinta alla decima posizione, quella biancazzurra è l'unica ad aver vinto nell'ultima giornata la propria partita insieme alla Juventus Next Gen e viaggia ora sulle ali di una ritrovata serenità grazie alla cura Cascione. Davide Merola e compagni nel turno numero 36 di campionato hanno riconquistato la sesta posizione in graduatoria ed ora hanno nel mirino la quinta, occupata da un Gubbio in netta flessione che però vanta ancora 3 punti in più (55 contro 52) ed il vantaggio negli scontri diretti dovuto alla differenza reti (3-2 biancazzurro all'Adriatico, 4-0 eugubino al Barbetti nel match di ritorno). Questo significa che per scavalcare i Lupi d'Umbria ed avere alcuni importanti vantaggi nella fase a girone degli spareggi promozione (due gare secche nell'impianto amico con due risultati su tre a disposizione per staccare il visto al turno successivo) bisognerà fare almeno un punto in più della squadra di Braglia: in caso di arrivo a braccetto, infatti, sarebbero l'ex Desogus e soci a classificarsi quinti. Dunque, per compiere il sorpasso negli ultimi 180 minuti di fase regolare il Pescara dovrebbe fare bottino pieno e sperare che il Gubbio non porti a casa nemmeno un successo oppure che perda entrambe le sue partite in programma qualora il Delfino riuscisse a totalizzare solo 4 punti. Arrivare al quinto posto, insomma, non è affatto semplice ma sulla carta il calendario sorride ai biancazzurri, che affronteranno l'Ancona in casa e una Fermana, che potrebbe essere già spacciata all'ultima giornata, in trasferta mentre il Gubbio sarà prima di scena a Recanati, contro una squadra assetata di punti per provare ad evitare i playout (come i dorici di Boscaglia, d'altro canto), e poi riceverà un Rimini che oggi è decimo, e che quindi chiude il lotto delle squadre qualificate per i playoff, ma che il 28 aprile potrebbe non aver ancora blindato aritmeticamente la sua partecipazione al post season. Il Pescara, però, non può limitarsi a guardare l'orizzonte della quinta piazza ma deve tenere un occhio fisso sullo specchietto retrovisore perchè è tallonato da vicinissimo da Pontedera e Juve Baby, che inseguono ad un punto di distanza (nono è l'Arezzo, a quota 49). Con 2 vittorie su 2 partite il Delfino avrebbe la certezza di arrivare almeno sesto, in caso contrario bisognerà vedere i risultati delle altre due formazioni tenendo però presente che con entrambe è in vantaggio negli scontri diretti. Nelle ultime 2 gare i toscani prima ospiteranno il già retrocesso Olbia e poi avranno il derby interno con la Carrarese, che potrebbe aver già chiuso favorevolmente la pratica terzo posto (ha 5 punti di vantaggio sul Perugia quarto), mentre i bianconeri hanno una doppia sfida con le pericolanti marchigiane, prima la Fermana ad Alessandria e poi la Vis a Pesaro. Mister Emmanuel Cascione, tuttavia, preferisce non guardare la classifica e vivere alla giornata. Fari puntati sulla gara di domenica all'Adriatico contro l'Ancona, quando tornerà a disposizione dopo la squalifica Milani. Il terzino si riprenderà la corsia mancina di difesa nonostante l'ottima prova offerta da Pierno ad Olbia mentre per il resto non dovrebbero esserci variazioni nell'undici inizialmente proposto.
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