Prima squadra

Cittadella-Pescara 2-0, le pagelle dei biancazzurri

Prestazione discreta per la compagine di Zeman, che non raccoglie i frutti del proprio impegno

04.03.2018 08:26

A CURA DI DANIELE BERARDI

Trasferta amara, quella del Tombolato, per il Pescara di Zeman. A fronte degli evidenti passi avanti sul piano del gioco, sono da registrare alcune carenze difensive che rendono negativo il risultato finale.

Fiorillo 6: praticamente inoperoso durante tutto l'arco dei novanta minuti. Il reparto difensivo, nelle ultime uscite, lo aveva abituato fin troppo bene, ma stasera esce con l'animo leggero dal Tombolato nonostante i due gol al passivo.

Balzano 6: primo tempo su ottimi ritmi. L'intesa con Filippo Falco cresce a visto d'occhio. Migliora la qualità delle giocate e dei cross nonostante gli scarsi risultati in area piccola. Nella ripresa, un calo fisico prevedibile per il terzino di Bitonto, ancora lontano parente del pendolino furioso che solcava le due fasce nella prima esperienza in biancazzurro (dal 72' Fiamozzi 6: giusto il tempo per farsi notare con qualche sporadica combinazione coi compagni di catena. Qualche triangolazione ben imbastita, un paio di sortite senza profitto e poco altro, ma potrebbe rivelarsi un valore aggiunto da qui alla fine delle ostilità).

Campagnaro 6,5: c'è davvero poco da dire sulla prestazione dell'argentino, sempre attento e sul pezzo nonostante la veneranda età. Copre i buchi e i pasticci del giovanissimo compagno di reparto finché può, ma è costretto a capitolare in attesa dei due gol. Regge l'urto delle rare sortite granata, annullando Vido e compagni dall'alto della sua esperienza. Tornato a pieno regime dopo un girone d'andata senza mai scendere in campo, e questo la dice lunga sull'infima qualità delle alternative in rosa.

Gravillon 4: pomeriggio da incubo per il giovane centrale biancazzurro. L'ex Benevento, chiamato a sostituire lo squalificato Perrotta, causa il rigore dell'1-0 e inventa praticamente dal nulla il raddoppio di Kouamé. C'è altro da dire? Decisivo nella maniera sbagliata. Ha le qualità fisiche e la carta d'identità dalla sua parte, ma dovrà (per forza di cose) accartocciare il pomeriggio del Tombolato.

Mazzotta 6,5: leggero e pimpante come al solito, il terzino ex Frosinone offre una prestazione brillante soprattutto nella seconda frazione, quando serve un assist dorato allo sprecone Mancuso. In fase di non possesso limita le sofferenze dal suo lato, capovolgendo l'azione senza troppi patemi d'animo. Ennesima conferma per il laterale mancino di Zeman.

Carraro 6: sembra giocare un po' col freno a mano tirato, ma stavolta riesce ad impugnare sagacemente il ritmo di una sfida complessa da gestire. Soffre le incursioni del brevilineo Chiaretti alle sue spalle, ma di fatto il brasiliano non si rende mai pericoloso. Se riuscisse ad alzare la qualità delle giocate con costanza, tutto l'ambiente biancazzurro potrebbe tornare a sorridere.

Valzania 6: partita in chiaroscuro per il centrocampista ex di turno. Il solito lavoro sporco gli frutta una piena sufficienza, nonostante appaia fin troppo falloso. Si divora una buona occasione praticamente davanti alla porta, ma nel post partita ha dichiarato di aver subito fallo. Poteva starci il penalty in almeno una delle due occasioni che lo vedono coinvolto, ma può e deve mostrarci di cosa è realmente capace.

Brugman 5: prestazione da dimenticare per il metodista sudamericano. Non si accende quasi mai e sbaglia clamorosamente anche gli appoggi più banali. Evita di prendere per mano i suoi compagni come dovrebbe e nel finale, chiamato al colpo di coda davanti ad Alfonso, cicca in malo modo. Specchio di un pomeriggio da archiviare al più presto.

Capone 5: richiamato in panchina dopo quarantacinque minuti di anonimato. L'esterno talentuoso di inizio stagione sembra essere sparito nel nulla e tutto il Pescara sta risentendo del suo calo. Le sole cinque reti segnate, nelle ultime dodici partite, ne sono un dato lampante. (dal 46' Mancuso 6: l'ex Samb, chiamato a sostituire un apatico Capone, ci mette anima e cuore, ma proprio non riesce a sbloccarsi. Sciupa un'ottima opportunità a tu per tu con Alfonso, bravo a sbarrargli la strada. Sufficienza d'incoraggiamento, ma così proprio non ci siamo).

Bunino 5,5: si batte e si sbatte a perdifiato. Fa salire la squadra quando occorre ed è un valido riferimento in uscita. Zeman lo preferisce all'appannato Pettinari dell'ultimo periodo, ma il classe '96 fatica a rendersi pericoloso. Contribuisce in prima persona allo sviluppo delle trame di gioco, ma il centravanti avrebbe soprattutto l'ingrato compito di buttarla dentro.

Falco 6,5: prestazione importante per l'esterno mancino ex Benevento. Qualità, spunti e imprevedibilità capaci di accendere un Delfino assonnato. Un miracolo di Alfonso, assistito dal legno, gli nega la prima gioia in biancazzurro, ma i suoi guizzi serviranno come il pane ad una squadra alla ricerca di se stessa.

Zeman 5,5: prosegue sulla falsariga di domenica scorsa, ma cambiando l'ordine degli addendi il risultato finisce per peggiorare. Ma non la prestazione, col Pescara uscito sconfitto senza subire neanche un tiro in porta. Le idee e i concetti di fondo sembrano esserci, ma negli ultimi sedici metri occorrono classe e talento. Il boemo probabilmente attarda qualche cambio, ma il materiale umano a disposizione è quello che è. L'obiettivo playoff rischia così di diventare una chimera.

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