Pompetti: "Io, Verratti, la Curva Nord e il Delfino"
"Pescara nel cuore. Il mio sogno è la promozione"
Del balbettante avvio di campionato biancazzurro è sempre stato tra i migliori: Marco Pompetti, tornato in estate a Pescara, vuole però lasciare il segno. Il giovane e promettentissimo play si è confidato ai microfoni di Rete8 nella trasmissione “A cena con” tra passato da tifoso in Curva (" Io sin da piccolo sono stato un tifoso e ho la squadra nel cuore"), presente e futuro. Ed ha detto cose interessanti, come riportate da Il Centro in edicola. Ecco le dichiarazioni argomento per argomento:
RITORNO - “Devo dire che Pescara all'inizio del mercato non era un'opzione, poi qualche giorno prima del ritiro mi ha chiamato il presidente Sebastiani e abbiamo parlato molto. Ho capito che poteva essere una grande chance per me e le lunghe chiacchierate con il ds Matteassi e il mister Auteri mi hanno confermato che Pescara poteva essere la scelta giusta. Da bimbo ero sugli spalti a tifare? Verissimo e mi emoziono se ci ripenso. Come quel giorno quando all'Adriatico arrivò il Torino in una partita decisiva. Era il Pescara di Zeman e di tanti campioni. La giocata di Verratti per il gol di Insigne la ricordo come se fosse ieri”. Il debutto in biancazzurro contro l'Ancona Matelica: “Incredibile, mi sono venuti i brividi. Io, tifoso del Pascara, titoalre con la maglia biancazzurra. E sapete perchè è stata una serata speciale? L'abbiamo vinta al 90' con un gol sotto la curva. Difficile da spiegare a parole. Il rigore sbagliato a Carrara? Credo che un grande giocatore debba prendersi le responsabilità. Mi sentivo di tirare quel rigore ma non è andata come volevo. Per fortuna mi sono fatto perdonare con il cross per il gol di Memushaj. Tirare un altro rigore in una partita decisiva? Vado senza problemi. Anche se dovesse essere il tiro che vale la B. Purtroppo per un fastidio muscolare ho saltato alcune partite e credo che contro l'Entella si sia notata la voglia di giocare che avevo. Il gol? So che non se ne vedono spesso in giro così ma che volete che vi dica?”. L'attualità: "Sicuramente non è un momento positivo ma dobbiamo stare tranquilli. Ne usciremo con il lavoro perchè siamo una squadra forte
VERRATTI - “Personalmente non l'ho mai incontrato e mi piacerebbe tanto conoscerlo. Ma piano con i paragoni, Marco è uno dei centrocampisti più forti del mondo. Il suo Pescara era qualcosa di meraviglioso”
IL SOGNO - “Ve lo faccio capire ma non lo dico esplicitamente. A giugno se il Pescara dovesse essere in un'altra categoria sarei davvero felice”. Ovviamente, una categoria superiore….
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