Nations League, alla scoperta del nuovo formato del torneo
Tutti conosciamo Mondiali ed Europei quando si parla di competizioni per le nazionali, ma nel corso degli ultimi anni si sta facendo sempre più largo la Nations League. Ora, non tutti sono d’accordo con la sua creazione e anche la sua collocazione nel calendario, ma va detto come si tratti di una manifestazione che ha certamente avuto il merito di ridefinire il panorama delle gare a livello internazionale.
Questa kermesse ha preso il posto di buona parte del folto gruppo di amichevoli che venivano disputate in concomitanza delle soste dei vari campionati. Molto semplicemente, ora le amichevoli non ci sono più e hanno lasciato spazio a un torneo dove c’è competitività dato che, in fondo, a nessuno fa piacere perdere. Grazie all’approfondimento che è stato pubblicato sul blog di Betway, sito di bollette calcio, proviamo a capire meglio come funziona la UEFA Nations League, sottolineando le novità della nuova edizione rispetto alle precedenti annate e le nazionali che hanno vinto le prime tre edizioni della manifestazione.
Le novità
Tra le novità di maggior rilievo rispetto alle ultime edizioni, troviamo senz’altro l’inserimento degli spareggi per i passaggi tra le varie leghe, ma anche che le prime due nazionali che si classificano nei rispettivi gironi della Lega A, accedono in maniera diretta ai quarti di finale della competizione, previsti per marzo 2025. In precedenza, solo le prime classificate passavano direttamente alle semifinali. E se il girone dovesse finire con una classifica avulsa? I criteri da considerare prevedono, in ordine di importanza, gli scontri diretti, la differenza reti complessiva, le reti segnate, il valore fair play, la collocazione nel ranking UEFA.
Al Portogallo la prima edizione
Campione d’Europa nel 2018 e campione della UEFA Nations League l’anno successivo. Il biennio in questione ha riservato davvero tante gioie a Cristiano Ronaldo e alla sua nazionale. Se i lusitani hanno dovuto fare a meno qualche mese prima proprio di CR7 in finale, infortunatosi dopo pochi minuti, ma hanno saputo comunque sfruttare l’occasione e battere i padroni di casa della Francia, in Nations League le cose sono andate diversamente.
Sì, dal momento che l’ex fenomeno di Manchester United, Real Madrid e Juventus ha comunque guidato i suoi verso l’atto conclusivo della manifestazione. Prima i lusitani si sono sbarazzati di Italia e Polonia durante il percorso all’interno del gruppo 3, accedendo in questo modo alle Final Four, che si sono disputate durante il mese di giugno del 2019.
Ebbene, nella semifinale il Portogallo ha dovuto affrontare la Svizzera ed è stata proprio una straordinaria tripletta di Cristiano Ronaldo a garantire l’accesso alla finalissima. Ebbene, i lusitani hanno poi avuto la meglio sull’Olanda, che nel frattempo aveva battuto l’Inghilterra nell’altra semifinale, aggiudicandosi per la prima volta questo trofeo.
Francia e poi la Spagna
La seconda edizione della UEFA Nations League, invece, ha visto trionfare la Francia, protagonista di un grande cammino fino all’atto conclusivo. Il girone è stato vinto agevolmente da parte della formazione transalpina. Nel girone si è tolta di mezzo avversari anche piuttosto ostici, come Svezia, i campioni in carica del Portogallo e la Croazia, mentre nella fase finale lo scontro con il Belgio è stato ricco di emozioni, 3-2 per accedere alla finale. Nell’atto conclusivo, ecco la sfida contro la Spagna, intanto vittoriosa nell’altra semifinale contro l’Italia grazie a due gol di Ferran Torres. L’Italia finirà poi terza, mentre la Francia metterà le mani sulla Nations League, grazie a una vittoria di misura, 2-1, contro gli iberici, frutto delle reti di Benzema e Mbappé.
L’edizione numero tre della UEFA Nations League, invece, è finita saldamente nelle mani della Spagna, che ha “vendicato” la sconfitta finale dell’edizione precedente. In realtà, l’atto conclusivo è stato decisamente incerto, deciso solamente all’ultimo nell’usuale lotteria dei calci di rigore.
Un percorso tutt’altro che netto quello della Spagna, che era andata nella fase a gironi grazie anche a un po’ di fortuna. Infatti, il primo posto era stato conquistato grazie a un vantaggio di un solo punticino, per poi battere ancora una volta in semifinale gli azzurri, sempre con lo stesso punteggio dell’edizione precedente, ovvero 2-1. Dall’altro lato del tabellone, la Croazia si è fatta strada eliminando l’Olanda, ma solo dopo la trafila dei tempi supplementari. Al terzo posto, nuova affermazione degli azzurri, vincenti contro l’Olanda.
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