"Promesse del calcio - Focus su Andrea Testi"
Il focus online da oggi su Promesse del Calcio, il blog di riferimento sulle giovani promesse del calcio nel panorama italiano e internazionale a cura di Marco Fanuli, è dedicato a Andrea Testi, attaccante baby del Pescara di buona prospettiva. Eccolo: "Ci sono attaccanti dalle medie realizzative impressionanti, con un rapporto gol-partite dove molto spesso le reti sono superiori alle presenze. Poi ci sono gli altri, quelli di cui a malapena se ne avverte la titolarità, ma che in campo compiono il lavoro “sporco”, importantissimo per l’economia della squadra. Bernardo Corradi, ad esempio, apparteneva a questo tipo di attaccante: quasi mai ai vertici delle classiche cannonieri, ma imprescindibile negli schemi offensivi del Chievo Verona dei miracoli targato Gigi Delneri. A tale categoria può essere tranquillamente associato anche il nome di Andrea Testi, ariete offensivo del Pescara Primavera. 36 presenze e 7 gol, in questi due anni di Primavera sono effettivamente poche marcature se di mestiere fai l'attaccante. Ma quello che misterDavide Ruscitti chiede al possente ragazzo (più di 190 centimetri di altezza, per circa 85 chili di peso), non sono di certo solo reti: sponde, contrasti, lotta e protezione della palla sono le prerogative principali del gioco di Testi che, tra i classe '97, ha pochi eguali per doti fisiche. Andrea è il classico punto di riferimento d’attacco a cui si può benissimo affidare tutta la fase offensiva o affiancare uno o più giocatori deputati ad offendere, in base al modulo schierato. Fare asportellate con i difensori avversari è il suo forte, soprattutto nei contrasti aerei. Data la sua prestanza fisica, il colpo di testa è sicuramente l'arma principale con cui trovare la via della gol, ma anche l'assist e la sponda per il compagno, senza risparmiandosi mai quando c’è da pressare in fase di non possesso. Ma quando il pallone è nei piedi pescaresi, l'attaccante dai tratti africani - ma romano dalla nascita - lo protegge, mettendosi al servizio della squadra che spesso si affida a lui nei momenti di poca lucidità e quando c'è bisogno di salire il baricentro, tenendo l'avversario lontano dalla propria porta.
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