Prima da ex per Maniero all’Adriatico
Pescara e Maniero, faccia a faccia per la prima volta. Nel calcio che tutto brucia velocemente, un mese sembra un’eternità. Sembra infatti lontanissima l’epoca nella quale Riccardo “Pippo” Maniero era tra gli idoli dei tifosi ed il trascinatore di un Pescara in forte risalita. In realtà è passato poco più di un mese da quando, al termine di una stucchevole telenovela tra smentite e scarichi di colpe, si è concretizzato il trasferimento a Catania. Una cessione, ancora non chiara per modalità di realizzazione con la società biancazzurra ad avere il ruolo di protagonista, che non è stata digerita. Da nessuno, in primis da Baroni.
Della vicenda si è detto e scritto di tutto, inutile riaprire la questione. Parte della tifoseria appella Maniero come mercenario, uomo che ha tradito il legame con Pescara ed il Pescara per un contratto ricchissimo, e di certo non accoglierà il calciatore a braccia aperte. Maniero, dal canto suo, ha il silenzio stampa imposto dal suo club come tutti gli altri tesserati. Ma in caso di gol all’Adriatico non esulterà. Per rispetto di una tifoseria, di una squadra e di una città alle quali si sente ancora legatissimo. Nonostante tutto.
Sbarcato in epoca Di Francesco, segna subito alla prima uscita ufficiale a Bergamo contro l'Albinoleffe in Coppa Italia (3-1). Il resto dell’annata agonistica, tra infortuni e spezzoni di gara, si concluse con il magro score di quattro reti. L'anno di Zeman poteva e doveva essere quello della consacrazione per l'ex gioiello del vivaio juventino, ma l’esplosione di Ciro Immobile lo relegò al ruolo di comprimario. Il contributo di Maniero fu comunque importante con quattro gol e lo storico gol alla Nocerina che valse la vittoria del campionato di Serie B.
L’anno della Serie A, però, non lo vide tra i protagonisti: fu spedito in “esilio” a Terni, altra stagione senza eccessiva gloria prima di tornare alla base. Dove, contrariamente alle previsioni e ad alcune critiche anche pesanti, si ritaglia lo spazio da titolare. E chiuderà la stagione come cannoniere del Pescara.
Il resto è storia recente. Le promesse di rinnovo eluse, il rapporto di “odio e amore” con Baroni (che “salva” più volte dall’esonero) ed il titolo di capocannoniere del girone d’andata in B che coincide con l’ingresso nella top ten dei goleador biancazzurri di ogni epoca. . Superando anche il suo nuovo compagno di squadra Calaiò, un altro che lasciò Pescara tra le polemiche. Ed ora proprio il tandem Maniero – Calaiò può segnare la pagina definitiva dell’avventura di Baroni a Pescara. Più di uno spiffero, infatti, già dice che la sfida al Catania sarà decisiva per le sorti della guida tecnica biancazzurri. Nonostante le smentite
Commenti