Mancuso stella al Festival degli ex
4 ex nell'Empoli, uno nel Pescara
La prima volta da ex all'Adriatico non si scorda mai, anche se sarà a porte chiuse. Leonardo Mancuso torna in quello che è stato il suo stadio per due stagioni, ma il popolo biancazzurro non potrà applaudirlo. In condizioni normali il pubblico pescarese gli avrebbe tributato il giusto omaggio, dopo i 28 gol in 69 presenze in due stagioni col Delfino. Il primo al debutto, da subentrante, in Pescara-Foggia 5-1. Era arrivato a parametro zero dalla Samb, appena laureatosi capocannoniere di C, e l'avvio sembrava presagire un grande campionato per lui e per il Pescara zemaniano. E invece un infortunio lo ha tenuto ai box per quasi tutto il girone d'andata, mentre il Pescara annaspava e passava da Zeman a Pillon, passando per il breve interregno di Epifani.
Con il tecnico di Preganziol in panchina e il ritorno di una buona condizione, Leo torna protagonista e firma le reti salvezza, iniziando a trovare posto nei cuori dei tifosi. Ma è nella stagione 2018-19 che entra nella storia del Pescara. 19 gol in 35 partite gli consentono di essere il trascinatore principale di una squadra che si ferma solo in semifinale playoff contro il Verona, poi promosso. Nel frattempo, però, Mancuso era diventato già da mesi un giocatore di proprietà Juventus e senza promozione in A il suo destino era già sancito: doveva essere addio. Era stato ceduto a gennaio 2018 alla Juve per 2 milioni di euro nella maxi operazione che includeva anche Bunino e Morselli e, dopo un anno e mezzo di prestito, il club bianconero lo ha ceduto all’Empoli per 5 milioni, dei quali 1,5 milioni è finito nelle casse del Pescara in virtù degli accordi stipulati 18 mesi prima (i club si sarebbero divisi il 50% degli introiti dopo aver stornato il costo del cartellino indicato sul bilancio, ovvero 2 milioni). «Porterò per sempre questi colori nel mio cuore. Anche la città, la gente e i compagni. Sono stato benissimo», disse al momento dell'addio. «Il ricordo più bello? L’applauso dei tifosi dopo la sconfitta col Verona. Mi hanno emozionato». Ha già affrontato da ex 2 volte il Pescara (1 vittoria e 1 sconfitta tra campionato e Coppa Italia), farlo a Pescara sarà però diverso.
Meno emozionante sarà probabilmente il ritorno degli altri ex, anche perchè per loro non sarà il primo: Pasquale Marino, più volte vicino invano al ritorno sulla panchina pescarese, Simone Romagnoli, il “Filosofo” della straordinaria cavalcata zemaniana, e Riccardo Fiamozzi, che ha vissuto due diverse avventure in biancazzurro senza lasciare troppo il segno.
Il tecnico di Marsala visse un'esperienza pescarese dai due volti. Entusiasmante all'inizio, fortemente voluto da Repetto, Sebastiani e Iannascoli: tantissima gente lo accolse in sede di presentazione ed il suo Pescara, dopo un avvio balbettante, si rese protagonista di un buon girone d'andata che faceva presagire un ritorno importante. E invece, proprio con una sconfitta in casa contro l'Empoli (di Sarri), iniziò il declino. Inventò Brugman regista con Zuparic scudiero, non bastò a salvargli la panchina dopo 5 ko di fila. Venne esonerato dopo la sconfitta di Bari, sostituito da Cosmi (curiosamente il prossimo tecnico che sfiderà il Pescara all'Adriatico). Più volte negli anni scorsi è stato contattato per tornare in sella al Delfino, il matrimonio bis però non si è mai consumato. Ma non è detto che nel prossimo futuro non possa nuovamente convolare a nozze con i colori biancazzurri.
Romagnoli è stato uno dei fedelissimi di Zeman che seguì il boemo da Foggia a Pescara nel 2011-12 (gli altri erano Insigne e Konè; dovevano arrivare anche Sau e Farias, ma si preferì battere altre strade poi). Fu una delle rivelazioni di quel Pescara e con i biancazzurri giocò anche 6 mesi in A, prima di salutare. Fiamozzi, invece, fu protagonista dei primi 6 mesi con Oddo, poi a gennaio fu ceduto in A. Ma la sua carriera non è mai decollata, nemmeno quando tornò a gennaio 2018. 11 partite senza infamia e senza lode al rientro in riva all'Adriatico.
E nel Pescara? L'ex è Pucciarelli. Una vita con e per l'Empoli, dal settore giovanile alla prima squadra, castigando anche i biancazzurri. Ha scritto pagine importanti della storia del club azzurro, ma oggi vorrà dare un dispiacere al club al quale è legatissimo per farsi apprezzare sempre di più dai suoi nuoi tifosi. Non farà sconti stasera, come non li faranno gli altri ex di giornata.....
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