Pari nel derby, occasione sciupata (1-1)
Al Del Conero è andata così...
Solo un pari ad Ancona. Nella gara che aveva visto l'esodo dei mille e passa supporters era lecito attendersi di più, anche considerando la frenata generale delle altre nell'altissima classifica. Derby vero, basta guardare le coreografie delle due tifoserie e la colonna sonora che accompagna l'intera gara. Ti aspetti un approccio a tutto gas del Pescara e invece è l'esatto contrario. L'ha nascosta ma l'ha preparata così mister Colavitto, vuole sorprendere e ci riesce. Sei minuti appena sul cronometro e dorici avanti, forse con l'elemento di maggiore qualità, quel Colì Saco che il Napoli ha mandato all'ombra del Conero a maturare. Lancio di Cella, Cioffi rifinisce per il franco maliano che di tacco la butta dentro. Pescara che gira a tre cilindri e continua a subire la vivacità dei biancorossi di casa. Eppure, pur senza costruire granché i biancazzurri rimettono in equilibrio il match. Cangiano calcia da fuori e Vitali la combina davvero grossa, regalando il pari. Quarto sigillo personale in campionato per l'attaccante napoletano. Adesso la contesa è più interessante con continui capovolgimenti di fronte. Alla mezz'ora è bravo Plizzari sul solito Colì Saco. La risposta, subito dopo, fa quasi gridare al gol: Cuppone supera Vitali e calcia verso la porta, salva Cella. Prima del riposo è ancora Plizzari decisivo sul piatto ravvicinato dell'ex Paolucci.
Ripresa. E' evidente come il Pescara abbia preso le misure all'avversario e fa la partita. L'Ancona cala anche fisicamente e il vantaggio biancazzurro sembra cosa fatta quando Merola impatta la sfera a colpo sicuro sul cross di Floriani, stavolta Vitali si riscatta e sventa con l'aiuto della traversa. La storia del match è cambiata, archiviate le sofferenze del primo tempo, ora i biancazzurri comandano a piacimento. Il problema è la lucidità che viene meno in virtù dell'impegno di coppa a Catania. Bucaro cerca forze fresche dalla panchina ma a dispetto del possesso palla il Pescara fatica a creare pericoli dalle parti di Vitali. L'Ancona si abbassa e aspetta, il punto sembra star bene. Punto che invece non può accontentare il Pescara se l'obiettivo è quello massimo.
ANCONA (4-3-3) Vitali; Clemente, Cella, Pellizzari, Martina; Saco (dal 20′ s.t. Basso), Gatto (dal 20′ s.t. Nador), Paolucci; Energe, Spagnoli, Cioffi (dal 26′ s.t. Peli). A disp. Perucchini, Testagrossa, Barnabà, Marenco, Dutu, Agyemang, Radicchio, Gavioli, Kristoffersen, Useini, Mattioli. All. Colavitto.
PESCARA (4-3-3) Plizzari; Floriani, Brosco (dal 40′ s.t. Di Pasquale), Mesik, Milani; Dagasso, Squizzato, Aloi (dal 22′ s.t. Tunjov); Merola (dal 36′ s.t. Merola), Cuppone (dal 36′ s.t. Tomassini), Cangiano. A disp. Ciocci, Barretta, Staver, Pierno, Moruzzi, Mora, Manu, De Marco, Masala, Vergani. All. Bucaro.
ARBITRO: Centi di Terni.
RETI: 6′ p.t. Saco (A), 18′ p.t. Cangiano (P)
NOTE: ammoniti Cella (A), Gatto (A), Saco (A), Spagnoli (A) Martina, Dagasso; recupero 1′ p.t., 5' s.t.
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