Spezia - Pescara 2-2, le pagelle dei biancazzurri

Il Pescara continua la sua striscia positiva, ma che rimpianto! Fiorillo 6 Non è irreprensibile in alcune circostanze, ma non demerita nel resto delle altre. Pucino 5,5 Non spinge e va spesso in difficoltà con Situm Salamon 6,5 Rischia tanto per un fallo in area su Situm, per il resto è il solito baluardo quasi insuperabile Fornasier 6 Quando si immola su Catellani, la sua respinta vale come un gol realizzato. Per il resto, però, non è sicuro e puntuale come nelle altre circostanze Rossi 6 Ha il piglio giusto in entrambe le fasi, colpisce il palo ma deve essere maggiormente intraprendente in fase offensiva e “cattivo” in quella difensiva Politano 5,5 In settimana non era stato bene e la sua prestazione ne risente. Non regala sprazzi di classe, indossa i panni da operaio Zuparic 6 Ancora una volta cambiato di ruolo, fa il suo dovere. Anche se non è sempre perfetto, non si tira indietro Brugman 6,5 Un assist ed un gol. La sensazione è che possa crescere ancora. E molto. Zampano 6 Sufficienza per impegno e dinamismo. Melchiorri 6 Dargli l’insufficienza per il clamoroso gol fallito, quando si era sull’1-2, sarebbe probabilmente ingeneroso valutando tutto il match. L’errore, però, pesa tantissimo. Sblocca la partita ed ha la lucidità di servire Brugman per il raddoppio quando capisce che ha perso il tempo per battere a rete. Una spina costante nel fianco dello Spezia, ma quanti rimpianti…. Sansovini 5,5 Poco e mal servito, si impegna ma non incide. Non solo a causa sua. Gessa 5,5 Baroni lo getta nella mischia nel momento topico della partita. Ma il profitto non è quello che ci si attendeva Pettinari 6 Nel finale di gara servivano kg e cm per tenere alta la squadra. Fa quel che può, assist per il gol “mangiato” di Melchiorri incluso. Pasquato s.v. Il finale di gara per lui, non lascia traccia Baroni 5,5 La gara di La Spezia è il piccolo sunto delle lacune che gli imputano i detrattori: scarso coraggio, errori nella tempistica e nella scelta dei cambi e, più in generale, la scarsa capacità di tirare fuori il massimo da una squadra da tutti ritenuta tra le prime tre/quattro della categoria