Serena Di Francesco a PS24: “ Vi racconto mio fratello Eusebio..”
A CURA DI MATTEO SBORGIA - Dopo l’infausta trasferta di Napoli, il Pescara domenica tornerà a giocare all’Adriatico. A far visita ai biancazzurri sarà il Sassuolo degli ex Ragusa-Politano ed Aquilani. Per la squadra di Oddo, l’impegno con gli emiliani è di quelli importanti e da non fallire. E’ utile dire quanto sarebbe compromessa la situazione di classifica (già per altro difficile) se arrivasse una battuta d’arresto (sarebbe l’ennesima di una lunga serie) contro i neroverdi.
Ma Pescara -Sassuolo, non sarà sicuramente una partita come tutte le altre per una persona in particolare: Eusebio Di Francesco. Il tecnico pescarese, infatti, ha trovato proprio con i biancazzurri la sua consacrazione in panchina (in riva all’Adriatico ha conquistato una promozione in B nel 2009-2010 a cui ha fatto seguito una salvezza con qualche rimpianto nell’anno successivo). Questo è ciò che tutti sanno e possono sapere. Ma per conoscere più da vicino l’ex centrocampista della Roma, noi di Pescarasport24, ci siamo rivolti alla sorella Serena che ci ha fatto scoprire un “Eusebio inedito”, ma non solo..
Come e quando è nata la sua passione per il calcio?
“Mio fratello ha sempre tirato calci al pallone, fin da piccolo. Ha iniziato giocare a 9 anni (per questioni di regolamento che impedivano di tesserare i ragazzini di età inferiore ). A dire il vero, avrebbe voluto iniziare anche prima ma per queste ragioni non ha potuto e allora si è “dato al ciclismo” riscuotendo anche lì ottimi risultati. E’ sempre stato un “tipo” veloce (nel ciclismo come nel calcio)".
Quando ha capito che una “semplice passione” potesse diventare una professione per lui?
“Credo tutto ciò sia avvenuto mediante il suo passaggio nella Primavera dell’Empoli a soli 16 anni.”
Quali sono i pregi e i difetti di Eusebio Di Francesco?
“Mio fratello è un uomo buono, generoso e determinato. Ma è anche preciso, molto preciso così preciso che a volte risulta essere pignolo in molte cose. In alcune occasioni è talmente concentrato,(quando ad esempio vede una partita) che se gli faccio una domanda non risponde. Ed allora io- per scherzare- lo chiamo al telefono, così risponde sicuro.”
Che fratello è Eusebio Di Francesco?
“E' è un fratello bravo e attento, sempre pronto a tendere la mano quando c’è bisogno. Io sono l’ultima e lui è il penultimo di quattro figli. Tuttavia abbiamo avuto poco tempo per stare insieme da piccoli: ci portiamo undici anni e lui andò via quando io ne avevo quattro. Ricordo- comunque- che ero molto triste alla sua partenza perché mi divertivo con lui. Oggi, abbiamo un rapporto molto più maturo. “
Quali sono i suoi hobby?
“La lettura e la famiglia . Eusebio “divora “ libri di ogni genere. Ama stare in famiglia e con gli amici, quelli veri.”
Come si pone nei riguardi di suo figlio Federico? Quali sono i suoi consigli?
"Con Federico è sempre stato un padre e mai un allenatore. Hanno entrambi la stessa passione e spesso, quasi sempre, te li ritrovi lì- insieme- a vedere una partita. Dettò ciò non è mai stato invadente o pressante con lui. Gli ha sempre raccomandato che bisogna impegnarsi fino in fondo in tutto ciò che si fa ma anche che occorre divertirsi. Insomma, la passione prima di tutto".
Domenica c’è Pescara-Sassuolo: come vivrà, da Pescarese, la partita suo fratello? E’ scaramantico solitamente?
"Domenica- come ogni volta in cui è tornato a Pescara da avversario- credo che sarà emozionato. Del resto lui faceva sempre di tutto per seguire il Pescara allo stadio. Ovviamente sarà concentratissimo: fare risultato è importante per lui ed il Sassuolo. Lui dice di non essere scaramantico (scherzo). Io credo che tutti gli sportivi lo siano, anche se non vogliono ammetterlo.”
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