Aloi-Pescara, si andrà avanti oltre il 2024
Rinnovo sempre più vicino per un tuttofare che ZZ apprezza assai
Il matrimonio tra il Pescara e Salvatore Aloi è destinato a proseguire oltre il 30 giugno 2024, data di scadenza dell'attuale vincolo che lega il centrocampista nato a Melito di Porto Salvo al club biancazzurro. Il rinnovo di contratto è ormai scontato e si metterà nero su bianco a breve, al rientro dell'agente Matrecano dall'estero. Le volontà di giocatore e società coincidono e restano solo da limare gli ultimi dettagli, poi sarà annunciato il rinnovo biennale che procrastinerà la scadenza al 30 giugno 2026 quando il mediano avrà 30 anni. E, cosa non scontata ma assai importante, l'allungamento di contratto arriverà secondo i parametri economici stabiliti dalla società di Sebastiani. In estate più squadre avevano bussato alla porta del tuttofare biancazzurro, in particolare un club di B e due big di C, adesso l'Ascoli ha assunto informazioni sulla situazione del giocatore in vista della riapertura del mercato a gennaio (i piceni sembrano però più interessati a Mesik), ma la volontà di Aloi è stata chiara, netta ed inequivocabile nella sessione appena mandata in archivio e non cambierà dopo Natale: vuole restare alla corte di Zdenek Zeman e giocarsi le sue carte in riva all'Adriatico, dove adesso è uno dei senatori del gruppo. D'altro canto lo stesso Zeman, che apprezza Aloi per serietà, professionalità, duttilità e disponibilità, ha speso spesso pubblicamente parole d'elogio per il giocatore, sempre in prima linea a trainare i compagni anche in allenamento. Aloi è l'unico superstite, insieme a Luca Mora che però finora non ha collezionato nemmeno un minuto, del centrocampo della scorsa stagione, nel quale da tutti era ritenuto il giocatore meno zemaniano del lotto. Eppure anche l'anno scorso, nonostante la presenza di Palmiero, Rafia, Gyabuaa e Kraja, Aloi si era meritato la fiducia del nocchiero di Praga, uno che non ha pregiudizi e che valuta esclusivamente ciò che vede durante la settimana di lavoro. E nella scorsa stagione, nelle 15 gare affrontate dal suo ritorno, tra regular season (9) e playoff (6), in una sola circostanza Zeman non ha impiegato Aloi, nella trasferta di Agropoli contro la Gelbison. Nelle altre 14 partite, da titolare o da subentrante, il tecnico boemo si è affidato a lui, nel ruolo di centrale o di mezzala, ed è stato ripagato a suon di prestazioni solide e da un gol pesante, quello nel 2-1 dei quarti di finale playoff all'Adriatico contro l'Entella. L'errore dal dischetto nella lotteria dei calci di rigore contro il Foggia, invece di destabilizzarlo, ha cementato in Aloi la volontà di restare a Pescara per diventare protagonista e provare a trascinare la squadra in serie B. In questo primissimo scorcio di stagione ha messo insieme 225 minuti distribuiti in 3 partite, nonostante un problema fisico che ne ha minato la preparazione e lo ha costretto a saltare il match di Coppa Italia contro la Reggiana. E' rimasto al palo solo con l'Arezzo, dove i guai fisici accusati da alcuni compagni hanno oltretutto costretto la panchina pescarese a cambiare in corsa i piani delle sostituzioni programmate, ma con il Perugia, dove è anche andato in gol, e contro il Sestri Levante da titolare ha fornito la solita prestazione tutta corsa ed interdizione, doti che aveva fatto vedere anche nel debutto in campionato contro la Juventus Next Gen quando subito dopo l'intervallo era entrato in luogo di un timido Manu. Aloi è una risorsa importante del giovane Pescara che sgomita per un ritagliarsi un posto al sole e nel prossimo, incandescente mese di ottobre, con 8 gare in programma, sarà chiamato spessissimo in causa, perchè servirà tirare fuori più la sciabola del fioretto.
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