Mercato Pescara, la caccia al bomber resta difficoltosa
Il punto
Dopo Letizia, Lancini e Kraja manca ancora almeno 1 tassello, quello più importante, al Pescara sul mercato: l'attaccante in grado di far fare il salto di qualità. La soluzione verrà probabilmente trovata in extremis perche ogni pista risulta difficoltosa. ma si proverà ad intervenire anche in altri ruoli, in presenza degli incastri giusti. Vediamo nome per nome e situazione per situazione il punto in casa Delfino:
RAUTI - Rauti-Pescara si può. Non adesso, ma negli ultimissimi giorni di sessione. Forse. Nonostante il Vicenza continui ancora a fare muro, l'ex biancazzurro, in riva all'Adriatico nell'annata targata Auteri-Zauri, ad oggi è il candidato principale a rinforzare l'attacco di mister Silvio Baldini perchè la sua volontà è chiara: lasciare il Veneto e tornare in Abruzzo. Il suo profilo è gradito sin dalla scorsa estate, quando però i berici bruciarono tutti e chiusero il prestito del giocatore dal Torino con diritto di riscatto e controriscatto, e con sei mesi di ritardo si potrebbe concretizzare il ritorno, ma solo in extremis e in presenza di un paio di incastri giusti. Giocatore ed entourage, del tutto insoddisfatti dello spazio riservato (nelle gerarchie biancorosse, infatti, Rauti è dietro Morra, Rolfini e Ferrari), puntano a forzare la mano per la cessione (il Delfino prenderebbe il classe 2000 con a titolo temporaneo con obbligo di riscatto in caso di B) ma il Vicenza per convincersi a dare il placet all'addio e dunque il via libera al Pescara dovrebbe prima innestare una nuova punta. Nei piani veneti al momento non c'è la volontà o la necessità di fare questo incastro, al quale il ds Matteassi e il dg Seeber lavorerebbero solo se la situazione dovesse diventare ingestibile e fossero dunque costretti ad intervenire. Rauti ha scalato le gerarchie biancazzurre anche perchè l'altra pista prioritaria, quella che conduce a Gabriele Gori dell'Avellino, è diventata quasi del tutto impraticabile.
GORI - Gli irpini hanno deciso di non dare in C il giocatore se non a titolo definitivo e per una cifra non inferiore ai 400mila euro ma di aprire alla cessione in prestito oneroso in serie B dopo avergli allungato il contratto fino al 2027. La strategia dell'Avellino è chiara: non rinforzare una possibile avversaria nei futuri playoff e valorizzare con 6 mesi in categoria superiore un capitale tecnico ed economico del club che poi in estate tornerebbe alla base. Sudtirol e Carrarese sono dunque favorite, anche perchè in C la Triestina, tra le poche società ad avere la disponibilità economica per soddisfare le richieste irpine, si è defilata e si è messa sulle tracce di Strizzolo, ora a Cosenza ma di proprietà Modena, appetito in B dal Cittadella.
ONGARO - Il Delfino sembra aver mollato la presa al momento per Eston Ongaro del Novara. Il ds Foggia pare aver virato sul altri obiettivi. Sul gigante canadese, che i piemontesi nonostante il contratto in scadenza non vogliono liberare per ora, ci sono Trapani(che al momento mantiene la pole), Catania e Feralpi Salò.
BIANCHI E VERGANI - - Nella lista pescarese resiste anche Flavio Bianchi del Brescia, che però è andato in gol nelle ultime 2 partite. Le Rondinelle ora non sono più convinte di cedere la punta, che il Delfino prenderebbe in prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione in serie B. Il Pescara al momento ha un solo posto in lista libero e scarsa liquidità, le cose potrebbero cambiare in meglio se si riuscisse a concretizzare la cessione di Edoardo Vergani, che va a scadenza a giugno. Un addio consentirebbe al Delfino di risparmiare la parte restante dell'ingaggio e di avere spazio per l'innesto di un ulteriore giocatore. Il problema è che Vergani ha detto di no ad Albinoleffe, Novara e Campobasso (i molisani hanno provato due affondi, il secondo dopo l'annuncio dell'arrivo in panchina di Fabio Prosperi) mentre è stato il Mantova a declinare la proposta di uno scambio con il centrocampista Mattia Muroni, classe 1996.
SAPORITI - Sempre vivo l'interesse del Pescara nei riguardi di Edoardo Saporiti della Lucchese. Tuttavia, nonostante il contratto in scadenza a giugno, la trattativa resta come già scritto da noi nei giorni scorsi molto complicata per via della volontà dei toscani di arrivare alla salvezza e dunque di non privarsi dell'elemento di maggior spessore tecnico in rosa. Il club rossonero inoltre per lasciarlo partire in questa sessione chiede un importante indennizzo economico. Sul ragazzo ricordiamo che ci sono anche 3 società di B.
DE MARCO - Con i sempre più probabili innesti di Cavion e Ionita per la mediana, in casa Triestina non sembra proprio esserci spazio per De Marco. Il classe 2004 piace al ds Delli Carri, ma in questa sessione molto difficilmente se ne riparlerà. I discorsi potrebbero essere rimandati all'estate. Al Pescara continua a piacere Voca, che però non vuole lasciare gli alabardati, ma da qui a fine mercato a patto che Foggia faccia una dismissione l'idea potrebbe tornare in auge. In caso di un'uscita a centrocampo, occhio all'opzione Tronchin.
HA COLLABORATO MATTEO SBORGIA
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