Legrottaglie: "In una settimana non si fanno miracoli"
Prima conferenza stampa da tecnico per la prima squadra
90 minuti o di più? Domani Nicola Legrottaglie debutterà come tecnico della prima squadra del Pescara, ma la sua potrebbe essere un'esperienza a termine prima di rientrare nella Primavera e lasciare la sua panchina a Di Biagio (nome forte, scavalcato Pillon). Oggi intanto, dopo la rifinitura a porte chiuse all'Adriatico, prima conferenza stampa per lui. Successivamente partenza per Udine, con volo charter Pescara-Triesce e trasferimento in pullman.
Ecco le parole di mister Nicola Legrottaglie:
""Ho vissuto questa opportunità per capire innanzitutto come avrei reagito io. Le sensazioni sono ottime, mi sono sentito a mio agio grazie all'ambiente e alla disponibilità dei giocatori nonostante il momento. Potevo trovare un ambiente difficile, ma ho trovato entusiasmo e disponibilità. In una settimana non puoi fare miracoli, ma dare strumenti per poter fare meglio. Ho imparato nella vita che devi sempre vivere preparandosi alle difficoltà della vita, la cosa importante è farsi trovare pronto perché nella vita i treni passano. Io mi sento 'l'allenatore del Pescara, il mio compito è ricambiare la fiducia e dare la possibilità ai ragazzi di esprimersi. Mi è stato detto di allenare e lo farò. Le cose vanno fatte con il tempo, ma penso e spero di aver acceso una fiammella nel cuore dei ragazzi per vedere una squadra con atteggiamento propositivo. Dobbiamo determinare le cose e non subirle, non significa che attaccheremo in 10. Proporrò una soluzione tattica già vista in precedenza. Quale? Mi tengo il vantaggio di non dirlo, per tenere tutti sulla corda. Ho provato sia la difesa a 3 sia quella a 4, poi deciderò. Lo spogliatoio? L'ho trovato normale, c'è l'effetto della separazione ma la prima cosa che ho detto è abbiamo gli occhi avanti e non dietro e dunque dobbiamo solo guardare avanti, andare a Pordenone e fare risultato. Il Pordenone è una squadra difficile da affrontare, come tutte in B ma anche in Primavera. Pordenone, Milan, Juve, Inter o Cosenza dovremo pensare solo a noi. Se vinco resto? Sono ambizioso, se la società mi dice di continuare io dico sì. Se dovesse capitare sarei felice. L'accordo col presidente è stato chiaro, mi ha detto allena sabato. E io così farò. Il mio gioco? Si può fare calcio in entrambe le metà campo, ma è l'attitudine di come e dove lo fai a fare la differenza. A seconda della squadra che hai cerchi di cucire addosso il vestito migliore e trovare la quadra. In questa prima parte di stagioneho visto anche cose positive, da quelle dobbiamo partire. Indisponibili? Dobbiamo valutare Di Grazia per un problema al ginocchio. Bocic? Ha forza e in bel motore, meglio ala ma può fare pure la punta centrale se capisce alcune cose"
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