Prima squadra

Tomei a PS24:” Pescara, ti sogno da sempre. Sul Delfino e Cernigoi dico che…”

Intervista esclusiva

03.07.2022 00:01

A CURA DI MATTEO SBORGIA - Classe 1984, 38 anni compiuti qualche giorno fa, ma ancora tanta ambizione e voglia di poter dire la sua tra i pali. Matteo Tomei è un portiere grintoso, esperto e anche un po’ in debito con la buona sorte. Nella stagione 2020-2021 è stato eletto miglior estremo difensore del girone d’andata con la Juve Stabia, concluderà quel campionato a difendere la porta del Ravenna. La scorsa stagione, dopo essere rimasto svincolato, da novembre a gennaio ha disputato il campionato di Eccellenza con il Brian Lignano. L’Ex Teramo ha rilasciato un’intervista ESCLUSIVA a noi di Pescarasport24, in cui si è raccontato affrontando diverse tematiche. 

Come spiega il fatto di essere rimasto svincolato? “Me la domando ancora e non riesco a trovare una spiegazione. Dopo l’annata 2020-2021 che ho trascorso tra Juve Stabia e Ravenna, in cui a fine girone d’andata con i gialloblù sono stato eletto miglior portiere del nostro raggruppamento, non mi aspettavo francamente di rimanere senza squadra. Di certo le regole non aiutano e molti di conseguenza hanno guardato la mia carta d’identità, preferendo puntare su un profilo giovane” 

Quanta voglia ha di rientrare? “Tantissima. Penso di saper ancora fare il mio lavoro. Fisicamente sono integro e sto bene, mi alleno sempre come un professionista. Perché è ciò che sono. I fatti parlano per me. A Castellammare, Ravenna, Vis Pesaro, Teramo, Pordenone e Siracusa, credo di aver mostrato e dimostrato sempre qualcosa di buono. Stare dietro a un portiere giovane, farlo crescere, aiutare la squadra, potrebbe essere un ruolo che mi piacerebbe ricoprire, sempre però valutando prima il progetto e i programmi del club in questione” Che tipo di portiere è lei? “Sono un portiere moderno. Da anni mi piace stare alto, aiutare la squadra, sono bravo con i piedi, ma anche nelle uscite alte. Amo costruire dal basso” 

Con gli arrivi prossimi all’ufficializzazione di Sommariva e Chiorra, le porte per Tomei a Pescara sembrano essersi chiuse come in passato. Lui però ci spera sempre… “Pescara non si rifiuta. E’ una di quelle piazze in cui verrei subito senza pensarci. Farei volentieri il secondo, creando un rapporto di empatia, complicità e amicizia con il giovane” Secondo lei cosa non è andato nella scorsa stagione in casa biancazzurra? “Non è mai facile vincere, soprattutto in C. Bisogna creare un gruppo squadra affiatato. I giocatori devono conoscersi tra di loro. Il Pescara lo scorso anno ha deciso di rifondare, facendo un calciomercato di quel tipo. Poi, nella stagione possono capitare momenti difficili. Detto questo, non è mai semplice vincere subito quando si ricostruisce tutto da zero praticamente. Gli obiettivi erano altri e non possiamo nascondercelo. Conta sempre il campo però” Quali giocatori terrebbe anche per il prossimo campionato? “Confermerei Cernigoi. Ragazzo importante, professionista serio e rispettoso. Giocatore dotato di grande tecnica, attaccante forte. Abbiamo giocato insieme a Castellammare, ma non esprimo parei su di lui lusinghieri per piangeria. Io lo conosco bene e so di cosa è capace” Come si riparte per la stagione 2022- 2023? “Con calma, umiltà, basso profilo, rispetto di tutte le componenti e entusiasmo. Squadra e tifosi devono essere una cosa sola. Per vincere occorrono compattezza, coesione, unità d’intenti. E’ chiaro che i risultati sono la medicina giusta per tutti, ma occorre ricreare entusiasmo prima di tutto per ramare tutti nella stessa direzione. Insieme, si può.”

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