Prima squadra

L'analisi della rosa: il centrocampo

Tanti interpreti, poco assortimento a livello di caratteristiche fisiche e tecniche

12.09.2017 00:25

Viaggio nella rosa del Pescara. Pernultimo appuntamento nel quale analizziamo reparto per reparto l'organico a disposizione di Zdenek Zeman. Dopo i portieri e difensori, oggi tocca ai centrocampisti

Buona lettura

Il centrocampo, ovvero dove nascono le fortune o le sfortune di ogni squadra. Zeman ha a disposizione una rosa di elemento molto ampia numericamente, ma forse non troppo bene assortita nelle caratteristiche. Tanti centrali, anche se dalle doti differenti gli uni dagli altri, poche mezz'ali. Una sola, in realtà, che per fisicità e capacità di inserimento potrebbe essere idonea al 4-3-3 zemaniano: Coulibaly. Eppure in questo avvio di stagione il senegalese, che è giovanissimo e deve crescere, è stato tra i meno positivi (eufemismo). Gli altri interpreti, infatti, non hanno le caratteristiche precipue della mezz'ala zemaniana, a partire dalla capacità di inserimento senza palla. Se si pensa alla solidità e alle capacità di inserimento senza palla di Nielsen e Cascione la differenza balza subito agli occhi...

Addirittura Zeman ha impostato Brugman come mezz'ala di regia, con compiti di costruzione insomma. Una scommessa, che può rivelarsi vincente anche se lo stesso ragazzo ha mostrato qualche perplessità pur impegnandosi al massimo nell'intererpretazione del gioco. Proietti è un po' la sorpresa: Zeman lo ha impostato come puntello centrle, ha doti di interdizione buone e discreto senso tattico. Non era affatto scontato che ZZ puntasse su di lui: era reduce da una stagione con poche presenze in C ed è all'esordio in cadetteria. E' lui l'uomo dell'equilibrio, ma da solo non basta a garantire filtro e protezione. Ci si aspettava piuttosto un maggiore impiego di Palazzi, giovane ma con già due campionati alle spalle: il suo impatto con il Foggia è stato importante, può essere l'uomo in più della mediana pescarese. Oltretutto può adattarsi bene al ruolo di mezz'ala pur avendo giocato in passato da centrale con buon profitto. Valzania è altro elemento interessante: ha fisico, qualità e sa dare quantità. Carraro, alla prima stagione tra i grandi, faticherà a trovare spazio mentre Kanoutè rappresenta una vera incognita. Gli addetti ai lavori ne parlano benissimo, ma appare strano che un club come la Juventus se ne sia privato a cuor leggero nell'ultima giornata disponibile di mercato e non lo abbia girato altrove prima mantenendone la proprietà. In realtà ci sarebbero anche Benali (un ruolo alla Gessa del primo Pescara targato ZZ 4-3-3 potrebbe non essere idea poi tanto peregrina) e Selasi, ma il primo è impostato ormai da esterno d'attacco ed il secondo non fa parte del progetto, ma essendo un '96 rientra in organico senza occuapre in lista. Sarebbe stato meglio completare il reparto con una mezz'ala alla Pessina, non è stato possibile: adesso a Zeman il compito di struttirare al meglio il reparto. 

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