Spirito di gruppo nel Pescara di Cosmi – L’opinione
Quattro punti in due partite, è questo l’effetto iniziale della cura Cosmi. Matteo Sborgia, tifosissimo biancazzurro, ha inviato a ForzaPescara.TV un interessante scritto sul momento dei biancazzurri che, sperando di fare cosa gradita, condividiamo con i lettori.
“Resettare tutto, dimenticare ciò che è stato per concentrarsi sul presente. Occorre lavorare, lavorare e ancora lavorare. Questa è la ricetta di Serse Cosmi da poco chiamato dai dirigenti biancazzurri per risollevare il Delfino. Serviva una scossa. La squadra nelle ultime uscite targate Pasquale Marino sembrava sfiduciata, annidata in un “torpore” senza via d’uscita. Alcuni giocatori, ad esempio Sforzini, erano inspiegabilmente finiti nel “dimenticatoio “sotto la precedente gestione. Queste sono state alcune motivazioni che hanno indotto la dirigenza a decidere per il “ribaltone” in panchina.
Si è voltato pagina, affidandosi alla grinta ed al carattere dell’allenatore perugino. Il lavoro di Cosmi dovrà senza dubbio essere soprattutto psicologico, occorre ricreare entusiasmo, voglia di mettersi in gioco, aggregazione. La cura Cosmi è iniziata sotto i migliori auspici: sono arrivati un pareggio ad Avellino ed una vittoria (mancava dal 26 Dicembre) contro il Cesena. Sforzini e Pellizzoli da “dimenticati “ con Marino, sono diventati titolari inamovibili con il nuovo tecnico. Anche lo schema è cambiato: si è passati dal 3-4-3 di Marino al 3-5-2 e poi al 3-4-2-1 di Cosmi. La squadra sembra che cominci a recepire i dettami del nuovo Mister. Ma come sta riuscendo il sanguigno condottiero perugino ad incidere sul morale di una squadra che sembrava aver perso la sua identità? Quando non vinci perdi fiducia in tutto: nei tuoi mezzi, nelle tue qualità caratteriali. Tutto sembra remarti contro. Entri in un vortice, buio e cupo. Devi combattere con i fantasmi, con le tue paure. Come si fa a venire fuori da questa situazione?
Per rispondere al meglio a questo quesito proverò, a confrontare la situazione del Pescara con Giacomo Leopardi. Leopardi, icona per antonomasia del Pessimismo. Dalle sue opere, si evince una visione pessimistica della vita. Il poeta pensa che la sua esistenza non sia altro che un procedere costante e continuo verso la morte. Questa dinamica è comunemente denominata “Pessimismo Personale”. Nella “Ginestra” invece la visione cambia. Leopardi si convince che, il pessimismo non è solo una condizione personale, ma l’intera umanità è nella sua stessa condizione. L’essere umano, in pratica è solidale con gli altri uomini in questa lotta contro la Natura prima “madre e poi “matrigna” che prima crea e poi distrugge. Questa solidarietà tanto conclamata, finisce per dare una speranza al poeta che guarda con fiducia alla vita, perché resta rinfrancato e colpito dal fatto che non è solo a soffrire. Quindi, mai come in questo caso, lo spirito solidale, questo “lavoro di squadra” risultano essere importanti per combattere contro la vita. Come si suol dire “Mal comune, mezzo Gaudio”.
Ma cosa c’entra vi chiederete tutto questo con il Pescara? Mi spiego meglio. Contestualizzando il concetto di Pessimismo, si può a mio avviso dire che esso rappresenta le situazioni e le difficoltà della vita che si devono affrontare. Conta lo spirito con cui tutto viene fatto. Anche il Pescara – fatte le dovute proporzioni e differenzazioni del caso - era impelagato in una situazione “Pessimistica” in cui tutto sembrava andar male. Cosmi sta cominciando a far rinascere il Delfino anche grazie ad un nuovo spirito di gruppo. In questo senso devono essere visti i pranzi di gruppo, che servono appunto a cementare lo stesso. Il tecnico perugino sta facendo ritrovare alla squadra fiducia nei propri mezzi, inculcando che solo se si è solidali l’un l’altro si può uscire da questa situazione. I fardelli pesano di meno se si “portano” insieme. Da questa consapevolezza scaturisce la speranza per un futuro migliore. Con queste premesse nessun traguardo è precluso. Avanti così. Sempre Forza Pescara…….”
Foto: La Press
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