Futsal, si ripartirà oppure no?
Cosa sarà della stagione?
Il calcio a 5 ripartirà oppure chiuderà anzi tempo la propria stagione come accaduto per altre discipline sportive? L'interrogativo è sempre più attuale, soprattutto dopo il prolungamento delle misure restrittive in ambito nazionale fino al 3 maggio e dopo la lettera di Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, indirizzata a Giovanni Malagò e Luca Pancalli, rispettivamente presidenti dei Comitati olimpico e paralimpico, nella quale si dice speranzoso che “la ripresa degli allenamenti e delle attività avvenga, presumibilmente dal 4 maggio, nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza che saranno individuate d’intesa con le autorità sanitarie e gli organismi scientifici”. Per il futsal, nei prossimi giorni si attende la linea ufficiale della LND e probabilmente ci sarà una riunione in videoconferenza dei presidenti di A con i vertici della Divisione. Molte squadre hanno già smantellato e l'ipotesi che si possa anticipare la chiusura della stagione resta molto concreta. In caso di ripresa dei tornei, comunque non prima di fine maggio, si dovranno valutare tempistiche, modalità e calendarizzazione delle gare. Non semplice. Il presidente Andrea Montemurro, nella sua lettera aperta per gli auguri di Pasqua, ha sottolineato che “Lo stop forzato ci sta costringendo a riflettere: è necessario, quanto fondamentale, inquadrare la miglior soluzione possibile per far ripartire la nostra attività quando tutto questo periodo sarà messo alle spalle. Il mondo del futsal è maturato, trovando quella visione comune imprescindibile se si vuole ricominciare nella giusta direzione”. Appare chiaro, comunque, che in una manciata di giorni dovrà arrivare una decisione definitiva, forse sulla scia di FIP e FIPAV che hanno optato da giorni per mettere fine all'annata agonistica inclusi i campionati di Serie A, maschili e femminili, per di più non assegnando gli scudetti. Passano i giorni e scemano le chances di tornare nei palazzetti, quindi. Ma se si dovesse riprendere, quanto tempo servirebbe alle squadre per tornare in condizione? “Ci vorrebbero almeno due settimane di preparazione” le parole di Nicolodi dell'AcquaeSapone. “Le difficoltà sarebbero le stesse per tutti. Non sarà questo il problema, anche perché ci alleniamo ogni giorno. Certo, senza pallone non è la stessa cosa. E ci manca la competizione in questo periodo. L’unico vero problema, oggi, però è un altro: si potrà tornare a giocare?”
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