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Abodi sul caso Siena: “C’è grande amarezza”

16.07.2014 12:43

Siena non iscritto alla Serie B 2014-15: il giorno dopo c’è tristezza non solo in Toscana, ma in tutto il mondo del calcio. Anche il Presidente di Lega B, Andrea Abodi,  affronta il tema del fair play finanziario e del destino di Siena e Padova, quest’ultima non iscritta in Lega Pro. "Questo è motivo di grande amarezza sportiva, perché dietro una società che non si iscrive c'è una storia, una maglia, ci sono comunità sportive che devono per il momento arrendersi. Per fortuna il calcio non è come la vita, il calcio quando interrompe il suo percorso lo riprende, magari un po' più giù. Quindi auguriamo almeno questo ai tifosi senesi e biancoscudati, di poterli rincontrare presto riprendendo il cammino appena possibile". Si passa al fair-play finanziario,  tema caldo a livello europeo e dunque non solo italiano: "Le società di calcio sono molto di più che imprese perché oltre a dover rispondere a requisiti imprenditoriali e industriali devono amministrare emozioni e passioni e la responsabilità con la quale si gestisce il calcio, che sia una società, una lega, una federazione, deve tener conto di questo fattore. Non si è mai padroni di qualcosa, ma siamo semplicemente degli staffettisti. Prendiamo il testimone e lo diamo a chi verrà, sapendo che il calcio è un'emozione che si trasferisce di padre in figlio. La Serie B”, chiosa Abodi, "ha adottato un metodo molto semplice anticipando quello che è successo nel nostro Paese: il tetto salariale in relazione ai nostri ricavi. Abbiamo stabilito qual è il massimo dello stipendio che possono prendere i calciatori e ora aggiungeremo anche allenatori e direttori sportivi. Così contingentiamo e cerchiamo di rientrare pian piano nei parametri dell'equilibrio"

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Presentato Emanuele Pesoli
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