Settore giovanile

Talenti in prestito: il focus su Pietrantonio

30.03.2016 00:44

Biancazzurri fuori sede, ma in rampa di lancio e con la concreta possibilità di tornare alla base. Manfredo Pietrantonio è l'esempio di come lavorare bene nel settore giovanile sia fondamentale anche in prospettiva futura per la prima squadra. Sei presenze da titolare in campionato e tre in Coppa Italia nella prima parte di stagione con la Primavera di Ruscitti poi la decisione di spostarsi di pochi chilometri a Chieti. PescaraSport24 ha ascoltato le prime impressioni di Pietrantonio "lontano" da casa.. Il salto tra il calcio baby e quello dei grandi, benchè di Serie D, Te lo aspettava così oppure diverso? Quali sono le differenze sostanziali? "Non avevo idea di cosa fosse, non sapevo cosa aspettarmi a Chieti e forse è stato anche questo che mi ha invogliato ad andare, la voglia di scoprirlo. Le differenze sostanziali sono innanzitutto lo spogliatoio, perchè mi sono trovato a rapportarmi con persone tutte più grandi di me e anche con padri di famiglia , giocatori anzi uomini con anni di carriera alle spalle. Per me non è stato molto facile essendo stato il capitano della mia squadra per circa 4 anni e quindi aver avuto un ruolo importante in cui spesso ero considerato tra i più maturi. Poi ho notato differenza anche durante le partite, si gioca per vincere a tutti i costi, non perchè questo non avvenga nel calcio giovanile, ma tra i grandi c'è un'attenzione maggiore e si dà, come logico che sia ,una decisiva importanza ai 3 punti. Una delle più grandi differenze, poi, è il tifo, avere una curva che ti sostiene 90 minuti, sono convinto sia la cosa più bella che un giocatore possa avere. Cosa ti manca dell’esperienza biancazzurra? "Dell'esperienza biancazzurra mi mancano principalmente i compagni, con i quali sono cresciuto anno dopo anno, dall'età di sei anni e tutto lo staff, che mi ha aiutato nella mia crescita come giocatore e come uomo. Sei nato nel 1998, dieci presenze su undici di cui 8 dal primo minuto da “fuoriquota” anticipato rappresentano un ottimo bigliettino da visita. Sei riuscito a convincere prima Ronci poi Marino a puntare su di te. Deve essere stata una bella soddisfazione... "Si, riuscire subito a convincere sia Ronci che Marino è stata una grandissima soddisfazione. Il mister Ronci mi ha schierato in campo dopo una settimana che ero arrivato e mi ha dato tutta la sua fiducia, che per fortuna ho ricambiato, buttandomi nella mischia anche nelle partite successive. Anche con mister Marino le cose stanno andando per il verso giusto. Anche lui mi ha subito schierato in campo nonostante la mia giovane età e con il passare del tempo mi sta insegnando molto sia a livello tecnico che tattico" Esterno sinistro nel 4-3-3 e nel 3-4-3 , quale modulo preferisci? Cerco di soddisfare tutte le richieste e necessità dell'allenatore in entrambi i ruoli, e nel 3-4-3 a volte mi è capitato anche di fare il terzo centrale. Personalmente preferisco fare l'esterno nella difesa a 4 perchè mi piace molto sovrappormi all'esterno e andare senza palla, mentre nel 3-4-3 spesso mi trovo a puntare il terzino avversario e non avendo un grande dribbling nell'1 contro 1 a volte facevo difficoltà. Nelle ultime partite in alcuni spezzoni di gara il mister mi ha anche schierato difensore centrale anche nella difesa a 4 e credo sia per me un modo di imparare più cose possibili" Rifaresti la stessa scelta e ti sentiresti di consigliarla ad altri? "Si rifarei la stessa scelta perchè da questa esperienza mi sento cresciuto oltre che come giocatore soprattutto come uomo. Ci si trova a confrontarsi con una società, una città intera che ti segue e con uno spogliatoio formato da persone più grandi di te. E’ una scelta che mi sento di consigliare a tutti i miei ex compagni di squadra". Il tuo nome inizia ad essere annotato su diversi taccuini di osservatori ed addetti ai lavori. Quale pensi possa essere il tuo percorso calcistico da qui a breve? "Gli attestati di stima fanno piacere. l'importante sia fare più partite possibili per continuare a crescere e migliorare per arrivare più in alto possibile. Chiudere questa stagione alla grande cercando di raggiungere l’obiettivo di squadra dei playoff. A fine stagione valuterò le occasioni che si presenteranno e poi deciderò il da farsi, sperando di arrivare tra i professionisti il più presto possibile". Ph: Pescara Calcio Squadre Giovanili on Facebook

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