Pillon: "Sono felice. Dopo Padova eravamo incavolati come delle bestie"
Ma predica umiltà: "Dobbiamo volare bassi"
Tanta gioia ma la consapevolezza che la strada è lunga, lunghissima. Non fa voli pindarici mister Pillon, ma predica calma e umiltà. "Sono contentissimo, questo primo posto è un bel premio per il lavoro che i miei ragazzi stanno facendo dal primo giorno di ritiro. Ma so come è il calcio, dobbiamo tenere i piedi ben saldi per terra e volare bassi. Dobbiamo continuare a ragionare come se fossimo a metà classifica", le sue parole. "Questa squadra la sento mia al 100%, come spirito e come carattere. Dopo Padova eravamo incavolati come delle bestie, avevamo fatto una grandissima prestazione e poi avuto cinque minuti di follia che ci sono costati due punti. Contro il Benevento non li abbiamo avuti, ma lo sapevo perché questa squadra ha un’anima e dopo martedì aveva una grande voglia di rivalsa. "Nel primo tempo non abbiamo praticamente mai preso tiri da una squadra di grande qualità come il Benevento. Abbiamo subito un pari immeritato su un’azione viziata in precedenza da due falli non sanzionati, ma i ragazzi non si sono accontentati di un pari ed hanno avuto subito una grande reazione che ha portato al gol del 2-1".
E poi: "Il mio staff ed io abbiamo iniziato un percorso a luglio ed ora stiamo iniziando a vedere i frutti, ma non dobbiamo mai perdere l’unione di intenti che ci ha portato fino a questo punto. Stiamo facendo bene, ma dobbiamo continuare a lavorare per crescere e migliorare. La mia testa è alla prossima partita, quella sul campo dello Spezia dopo la sosta, non vado mai oltre con i ragionamenti. Per trarre delle conclusioni, l’ho già detto, bisogna aspettare aprile. Il campionato è lungo e difficile, il margine tra playoff e playout sarà sempre piccolo e chi avrà più energie emergerà. Dovremo farci trovare pronti".
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