Bilancio sulle prima stagione di Sarri alla Lazio
Il campionato di serie A è giunto al termine, con la conquista dello scudetto dopo 11 anni da parte del Milan allenato da Stefano Pioli, ex-tecnico della Lazio dal 2014 fino ad aprile 2016. Inter, Napoli e Juventus hanno conquistato un posto in Champions League, mentre Lazio e Roma si sono qualificate per l’Europa League. Il posto per la Conference League l’ha conquistato la Fiorentina, ai danni dell’Atalanta che, negli ultimi 6 anni, si era sempre qualificata per una competizione Europea.
La Lazio stessa si qualifica regolarmente per le competizioni europee da 5 anni a questa parte, e negli ultimi 10 anni ha fallito la qualificazione solamente nel 2016 e nel 2014. Il tecnico Maurizio Sarri, alla guida dei biancocelesti da questa stagione, non fallisce dunque l’obiettivo minimo stagionale del posto in Europa League, e ottiene anche il quinto posto davanti ai rivali cittadini della Roma di Mourinho, arrivati sesti: traguardo simbolico che però ai tifosi interessa molto.
La Lazio ha espresso, come peraltro prevedibile data l’indole tecnico tattica del suo allenatore, un gioco d’attacco sempre gradevole e spumeggiante, disputando partite molto divertenti e ricche di gol. D’altra parte, la difesa biancoceleste non è stata impeccabile, subendo tantissime reti e vanificando risultati e vittorie con una gestione poco equilibrata delle partite.
I numeri in campionato d’altronde parlano chiaro: con 77 reti fatte (seconda solo all’Inter), ma 58 reti subite, 29 partite con over 2.5 e solo uno 0-0 in tutto il campionato – ironia della sorta con l’altra formidabile macchina da gol ovvero l’Atalanta –, anche per chi ama giocare con le scommesse serie A, puntare un over sulla squadra di Sarri è sinonimo di giocata quasi sicuramente vincente!
Il bomber Ciro Immobile non ha tradito le aspettative, vincendo la classifica cannonieri per la quarta volta – tre volte con la Lazio e una volta con il Torino – realizzando 27 reti in campionato in 31 presenze, una media strepitosa, oltre a 5 reti realizzate nelle coppe.
Notevole il contributo alla causa del mister Maurizio Sarri anche Milinkovic Savic (11 reti e 11 assist), Pedro (9 e 5), Felipe Anderson (6 e 8), Zaccagni (6 e 5) e Luis Alberto (5 e 10): in totale sono 13 i biancazzurri andati a segno in questo campionato, il che dimostra che le idee calcistiche di Sarri pian piano sono entrate nella testa dei giocatori e che l’attacco funziona come si deve.
Ci sarà una rivoluzione nella rosa per la prossima stagione?
Il calcio di Sarri ha tempi lunghi per essere assimilato, ne sa qualcosa la Juventus che non ha concesso troppo tempo al tecnico toscano per incidere sul gioco della squadra, pur vincendo lo scudetto. I tifosi del club del presidente Lotito si augurano che la dirigenza biancoceleste non ceda i pezzi pregiati nel prossimo mercato estivo, anche se sarà molto difficile trattenere Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Solo mantenendo l’attuale intelaiatura di squadra il mister Sarri potrà ambire a risultati ancora migliori e lottare per le prime 4 posizioni che garantiscono l’accesso alla prestigiosa Champions League.
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