Prima squadra

Verso Pescara-Palermo. Parla SERSE COSMI

21.03.2014 11:45

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“Se avessi potuto scegliere una squadra che poteva farmi capire quali sono le nostre possibilità, avrei scelto il Palermo”: presenta così il big match dell’Adriatico Serse Cosmi in conferenza stampa. Gara importante per entrambi i team, forse di più per il suo Pescara che deve rincorrere. D’altro canto, i rosanero hanno già scavato il solco con le inseguitrici e potrebbero anche permettersi un passo falso.

Per il trainer biancazzurro è sfida al passato, ma non ha il dente avvelenato: “non è una partita particolare per me, è passato tantissimo tempo da quell’esperienza comunque breve e paragonabile al pontificato di Papa Luciani”, dichiara con un sorriso parlando del tempo esiguo che lo ha visto protagonista in Sicilia. “Sono strafelice di essere a Pescara, non ho particolari motivi di rivalsa verso una realtà dove ho conosciuto persone con le quali mantengo un rapporto straordinario. Non mi sono lasciato benissimo con Zamparini, ma spesso io non mi lascio bene con le persone ed inizio a pensare che possa dipendere da me”, aggiunge con un sorriso. “Non mi pare il caso comunque di rivangare il passato, a Palermo non sono capitato nel momento migliore per poter esprimere le mie qualità”.

Archiviato il passato, si pensa al presente e alla super sfida dell’Adriatico. “Io e Iachini simili, dite? No, siamo profondamente diversi, soprattutto a livello caratteriale. Non significa che uno è migliore dell’altro, siamo solo diversi. Ruggini tra noi? No”. Il Palermo è una vera e propria corazzata: ”dite che si tratta di una squadra di A? No, perché in molti sono retrocessi, è una squadra con molti giocatori che hanno fatto la serie A”, specifica la differenza dei due concetti. “La retrocessione dopo il decennio fatto è stata una brutta cosa da digerire”. Si dice che i rosanero facciano molti punti, ma che giochino male: “nelle ultime partite è cambiato il Palermo, è più convinto nei propri mezzi ed esprime meglio le sue qualità rispetto a prima che vinceva soffrendo più di quel che si pensasse, destando qualche perplessità”.

Non firmerebbe a priori un pari, ovviamente: “un pareggio sarebbe da accettare se il Palermo si dimostrasse sul campo più forte, un punto alla fine non cambia di tanto la nostra situazione”. Tre gare in 8 giorni (i match interni con Palermo e Reggina, intervallati dalla trasferta di Latina) diranno quale siano le reali possibilità del Pescara in chiave promozione: “il Pescara non riesce ancora a fare bene le due fasi, sa leggere poco le due situazioni contemporaneamente. I grandi dicono che bisogna attaccare mentre si difende, e difendersi mentre si attacca. A AL spezia siamo stati molto bravi nella fase difensiva, meno in quella offensiva. Questa squadra gioca 20, massimo 30 minuti come voglio io: dobbiamo arrivare almeno a 70 minuti, dato che 90 è impossibile per qualsiasi squadra”.

Con tre gare in 8 giorni sarà necessario alternare gli uomini. Ma c’è un Balzano in più rispetto al recente passato: “è pronto, ha sofferto molto il fatto di non poter dare il proprio contributo. E’ uno dei giocatori fondamentali per questo gruppo, non è un giocatore come gli altri per come vive le situazioni. Turnover? La squadra ha fatto bene, e dovremo fare tre partite ravvicinatissime. Ci sarà bisogno di tutti e ci servono cambi. Le partite infrasettimanali vanno gestite, oltre che con il turnover curando l’aspetto mentale”. 

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