Le distinte carriere dei "figliocci" di Zeman
Esistono luoghi in Italia che sono famosi per la loro tradizione culturale oppure per la loro cucina. Altri, invece, sono più noti per i vari exploit sportivi di alcuni personaggi di passaggio e il Pescara Calcio di Zdenek Zeman è senza dubbio uno di questi. La squadra abruzzese, che non è mai stata una presenza fissa nel calcio d'elite del Belpaese, ha vissuto uno dei momenti più belli e gratificanti della sua storia proprio durante il periodo in cui è stata allenata per la prima volta dal tecnico di origine ceca. Trapiantato in Italia praticamente dagli anni '60, Zeman è stato un grande studioso del calcio e da quando è stato allenatore si è sempre messo in testa di cambiare il modo stantìo e bloccato di giocare all'italiana, ossia con il catenaccio e le ripartenze come credi principali. Offensivo fino al midollo, il boemo ha vissuto le sue migliori stagioni negli anni '90, quando prima col Foggia e poi con Roma e Lazio ha dato sfogo al suo 4-3-3 a trazione anteriore, dove la difesa veniva quasi trascurata a livello di concetto tattico. Adesso che siamo in clima di calciomercato e che la classifica della Serie B vede la squadra abruzzese al quarto posto e con possibilità di lottare per una risalita in Serie A, è bene ricordare che nella stagione dei record del Pescara, alla fine della quale gli abruzzesi vinsero il campionato cadetto, Zeman fece esplodere tre talenti oggi tra i più quotati del calcio italiano.
Verratti, sotto la tour Eiffel
Uno dei centrocampisti italiani più conosciuti ed efficaci degli ultimi anni è senza dubbio Marco Verratti, regista all'antica che dopo la grande stagione 2011-12 con il suo Pescara è stato cercato con insistenza dal Paris Saint Germain, dove tuttora gioca. Adesso fermo per un infortunio, il classe '92 è comunque uno degli uomini di fiducia del tecnico tedesco Thomas Tuchel, che aspetta con ansia il suo ritorno quanto prima. Appena arrivato sotto la torre Eiffel nell'estate del 2012, il piccolo abruzzese si è fatto sempre valere conquistando praticamente da subito il posto da titolare. Grande amico di Zlatan Ibrahimovic, con il quale ha condiviso una serie di anni proprio a Parigi, Verratti è sicuramente uno dei centrocampisti italiani con più fosforo, il che lo rende quasi unico nel suo genere come talento e visione di gioco tra i convocabili da parte di Mancini. Assente agli europei del 2016 per infortunio, il pescarese cresciuto con Zeman e sponsorizzato dalla Nike potrebbe essere una delle certezze dell'Italia per l'Europeo 2020, il primo itinerante della storia. Nel frattempo, il giocatore si dedica anima e corpo al PSG, una delle squadre favorite alla conquista della Champions League come evidenziamo le scommesse sul calcio di Betway con una quota di 8,5 il 29 gennaio. Vincere la Ligue 1, infatti, sembra quasi scontato dopo la marcia trionfale del PSG in campionato. Per Verratti e compagni l'obiettivo importante è quindi la Champions.
Insigne, Re di Napoli
Gli attaccanti sono sempre i primi a trarre beneficio dal calcio predicato da Zeman. Lorenzo Insigne è stato sicuramente uno di questi, anche perché è stato cercato dal tecnico boemo fin da giovanissimo. Il napoletano, infatti, è stato sotto l'ala protettiva di Zeman prima al Foggia e poi proprio a Pescara. Ormai da anni titolarissimo e trascinatore dell'attacco del suo Napoli, Insigne è probabilmente in questo momento l'attaccante più estroso ed eclettico disponibile tra gli italiani. Convocato ai mondiali del 2014 e agli europei del 2016, punta ora all'euro 2020, sebbene prima ha intenzione di trascinare la squadra azzurra a trionfi importanti. Con Zeman dice di aver imparato tantissimo a livello offensivo, sebbene aver potuto contare prima su Benitez e poi su Sarri e Ancelotti, l'attuale allenatore del Napoli vestito da Kappa, ha reso il numero 24 e vice capitano azzurro un giocatore completo e capace anche di difendere. Come da poco dichiarato in un'intervista, infatti, Insigne apprezza molto Ancelotti, sebbene il suo legame con il tecnico boemo sarà sempre indissolubile. Ai suoi ordini, infatti, realizzò al Pescara la sua miglior stagione a livello di goal e assist prima di esplodere con Sarri. Veloce e dalla qualità di gioco molto elevata, il napoletano è il classico attaccante moderno bravo ad andar via agli avversari e capace sia di andare in rete sia di fornire svariati assist ai propri compagni.
Immobile, goal per tutti
Uno dei giocatori che maggiormente ha usufruito degli assist di Insigne è stato proprio Ciro Immobile, capace di vincere due volte la classifica cannonieri della Serie A, non propriamente una cosa da nulla. Se poi lo si fa con la maglia del Torino e della Lazio, squadre non sempre di primissima fascia, l'impresa acquisisce automaticamente un valore più elevato. Il centravanti nativo di Torre Annunziata è stato il grande protagonista a livello di reti della promozione record del Pescara nella primavera del 2012. Grazie soprattutto alle geometrie di Verratti e ai passaggi di Insigne, Immobile si è affermato come capocannoniere della Serie B due anni prima del suo exploit con il Torino, squadra dove ha fatto vedere di che pasta fosse fatto. Adesso titolarissimo nella Lazio, continua ad essere uno dei bomber più letali della Serie A ed è sempre nel giro della nazionale.
Questi tre "figliocci" di Zeman sono l'orgoglio di un Pescara che adesso proverà a ripetere quanto fatto di buono sette anni fa, alla ricerca di una promozione che dia una nuova allegria alla piazza.
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